Svolta in Sardegna
Forse si doveva andare in Sardegna per vedere la svolta? Pare proprio di sì. Perché contro il Porto Torres si è vista una squadra pressoché perfetta. Veloci, agili, freschi, dinamici. Una squadra serena, coraggiosa, imponente, illuminante. Una squadra che ha il suo perché, una squadra che vale quel nome. Una squadra che probabilmente ha trovato il suo equilibrio, che ha compreso i suoi limiti e fatto di essi il suo punto di partenza, da cui pian piano migliorare sempre di più. Un Taddei mai stato tanto in forma, ispirato e che ispira, che segna e che aiuta a segnare. Un Taddei regale. Una difesa quasi impeccabile, un centrocampo organizzato e ordinato. Non è forse quello che speravamo tutti? Nulla è ancora detto, nulla è ancora deciso, siamo tutti in attesa del ‘non c’è due senza tre’, ma questo ‘tre’ non è affatto semplice. Arriva in casa il Bassano, che da un po’ di anni a questa parte contrasta le nostre guardie con un po’ troppa destrezza. Bisognerebbe darla davvero quella svolta, facendo capire anche al Bassano che al Mocca non si passa, neanche con un punto. Che al Mocca non c’è tregua, che al Mocca non si respira, che al Mocca si corre per novanta minuti e ancora, che al Mocca se non sei grigio hai poche possibilità di tornare a casa col trofeo. Perché se entri nella tana dell’orso è difficile che tu ne esca integro, perché se vieni ad Alessandria e pensi di bere un bicchier d’acqua ti sei forse dimenticato che il Mocca ne ha passate talmente tante che è stato persino alluvionato nel ‘94, e che è più probabile essere travolti da un fiume di cori che bersi quel bicchiere e tornare da dove si è partiti. Perché quando si è sull’onda si cerca di toccare il cielo, e noi sull’onda ci siamo, e noi questo cielo lo vogliamo afferrare e tenercelo stretto più di chiunque altro. Sul web in queste ultime settimane sono uscite molte foto della Nord, di qualche anno, qualche mese, qualche giorno fa…E ogni foto regala un’emozione bellissima, ogni foto ricorda sensazioni stupende, ma nessuna trasmette quell’adrenalina che ti prende la spina dorsale quando la Nord canta e il terreno sembra tremare. La Nord è bella in foto, è bella nei video, ma ciò che ti trasmette dal vivo, quando ce l’hai davanti, è davvero imparagonabile.