Francesco Acerbi e Domenico Berardi
< A. e B. > binomio risolutivo e vincente non di serie “C”
di
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Antonino Freni
A suo tempo li avevano definiti: B(ec)erard-emente immaturi o acerbi e: ‘log-almente’ – mondia(l)namente – “Choosy”. E, invece contro le più < non appropriate definizioni ‘forneriane’ > i ragazzi sono – ‘Ben Altro‘ -: Ber-ardimentosi e Maturi:. Es-Acerbata-mente consapevoli delle proprie capacità. Il piccolo principe Berardi e l’altro: “l’imberbe” Acerbi, in quel di Sassuolo mostrano il loro enorme Talento: fatto di forza – di volontà – e plus-valore in chiave tecnica. Una salutare osmosi tra l’ Acerbi che scuote la cronaca calcistica scrollandosi di dosso l’ impietosa malattia del secolo: tornando in prima linea con il magnifico compagno di squadra quasi un “Fra” Berardi- no, vista: la contestuale età giovanile. Quello che doveva essere – fatidicamente – il fatuo ‘fanalino di coda‘: punticino dopo punticino si appresta a posizionarsi verso una più ‘Rosea‘ situazione in ‘Gazzetta‘ e una tranquilla condizione in classifica. E, proprio in questi giorni: il nostro C.T. Antonio Conte, ‘Con–Titola‘ Acerbi come altro ‘ Nobiliare ‘ punto fisso – inamovibile – della sua Nazionale che verrà plasmata con un ricercato riguardo e la speciale attenzione delle migliori ‘Firme‘ calcistiche italiane. Un primo piccolo approccio nell’approdare nel favoloso Italico Club si sente con un colpo ad effetto. E, l’esordio con l’Albania ne fa Test e ne è testimonianza. Da qui un colpo ‘ad hoc’ e che colpo! Francesco Acerbi viene captato magistralmente dal Selezionatore e così Franceschino vincente e ‘con–vincente‘ si toglie di dosso – meritatamente – il torpore malaticcio che – abbondantemente – lo aveva sovrastato. Con efficace e determinata volontà è riuscito a ‘scomporre’ il suo fisico disagio. Domenico Berardi, invece: ha lottato ( rimaneggiando la squadra ) contro il perdurante ‘ostracismo’ che vuole relegare i nostri ragazzi ( come oscura e inspiegabile sintesi delle loro Origini) ai margini, anche: del < Calcio che Conta e che Canta… > preferendo allo stesso e ai medesimi uguali e/o se non: altri autorevoli campioni. Altri campioni di esotici paesi in (grandissima) parte non sono all’altezza del nostro vivido Vivaio calcistico. In campo preferiremmo vedere gli Zico, i Falcao, i Platinì, i Maradona i Ronaldo e i Ronaldinho, gli Hamrin, gli Haller e i Cinesinho e così via. I ‘Nostalgici‘ ( e qui si delinea l’aurea poetica del football ) si permettono di sussurrare ancora questi Campioni che rimarranno sempre nella “Leg-(g)enda del Calcio. Ai loro esordi, con il solo apparire stregavano i tifosi di ogni squadra anche, (e qui sta il miracolo) quelli della squadra avversaria. Pagando il biglietto per il solo vederli scendere in campo ( seppure al solo esordio ) valeva come aver visionato una loro intera stagione calcistica. Con la stessa quasi “’radice’ deponente anche in “desinenza” si affianca Loro il fiero non ‘desistente’ Matteo Ardemagni: un incompreso geniale nomade del gol. Oggi approdato in quel(la) di La Spezia ( facendosi ‘notare’ e sentire con gol pesanti ) dopo continui ‘cambi maglia’ non per colpa sua: Dal suddetto Binomio con i l Matteino che arde-ntemente scalpita una perfetta “Tri-Gol-Nometria”- per il sottoscritto ultimo intenditore di Calcio – : Matteo Ardemagni, Acerbi e Berardi di corsa in Nazionale ed in Club di rango… (Intanto continua-no a convin-‘Cerci‘ e in una prossima Nota – lo Appaaloos-eremo ) .
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Scalpitan i giovin ragazzi “Re”-calci-tiranti in primo
accelerao ‘match winner’ del momento creativo
“Suol-e così ‘Ello’ il Sassuolo ornar e con Lor si appresta”
con quell’ “Ottimo ”deterministico momento in festa
situato al Top delle meraviglie
con il vezzo ‘in desiderata’ del goal in esotica osmosi
record duro da eguagliare la ‘ Berardi quaterna’
in ‘illo’ tempo refil-ata al Milan in rettangolo aperto.
‘i
Accresciuto e pasciuto il Berardi-no sulle fasce guizzante
tanto calcio ‘Iniesta-to’ fin dalla età più tenerella
si mostra tenero goleador a getto sulla cadente
piccoli passi mossi ‘ trantran’ passaggio dopo passaggio
gonfia la rete se-movente a più non posso ‘Col–Gol‘ radente.
Adesso con Francesco Acerbi buone nuove indossa
guarigione l’ottimismo i gol le emozioni e motivi buoni
verticalizzano con un crescendo continuo calde emozioni
al varco ormai li attendon ‘grevi’ duetti e tenzoni.
Così scopertisi frombol-Ieri, Oggi in prima/seconda linea
l’uno prezioso Jolly l’altro fruttifero e lauto a tutto campo
nel rimodellare inclini rivitalizzate formule nel giocare
così Usa–Ron ripartire dall’ ‘Avat-ar’ dei Pietri
il Pietruzzo Anastasi e il Pietro Paolo Virdis
anch’essi partiti – in onorando – dal Sud più sperduto
con l’atavico senso del gol ‘decu-pletato’ fiduciosi
porgono consistenza al prossimo turno agli emergenti.
Sicuri attesi al varco per preferiti sbarchi in gol-iardi
‘travali-canti’ già l’intera “No Fly” ‘Zone‘ incoraggiano
scomodando il Fato e spargendo il – non – fatuo successo
danno stura stimolando ragazzi cresciuti a manu-fatto
nel vivaio più sperduto con calcio intessuto
di pedestre regale regia ‘puntelli’ con ingegno
si frappongono a più non posso ai tanti valorosi stranieri
che ( sic ) non somiglian più agli Assi di una volta.
Oggi alla svolta segnano, e consegnano aurea Insegna
in tanti così scoprono gli estrosi vivaisti
non molto in auge e non molto in voga
oggi sogliono giovare molto al calcio in taccuino
con non poche nuove emozioni attesi in curva
reti prontamente si gonfiano col solo < Glik >.
Sempre pronti lì a tutto campo
perigliosi e vogliosi di goleade il loro appetito
riusciranno a soddisfare la “Frame” del gol
col “Fame” che rende famosi e il ‘Like to You’
portato nel bel Sassuolo che non li molla, li accarezza
li coccola e lancia il decollo risollevandosi
da quel connaturato precario mondo assegnato.
Juve Inter Roma quanti altri ancora non trovano
la Loro conferma, il Sassuolo inve’ li designa.
In questa nuova stagione da incorniciare
per non retrocedere e non ‘abdicare’ alla ‘B’
che non Lor si addice per la continua operosa
‘razzia’ in Gol-liardia la follia la lasciano
a quelli che non san scegliere
e non san far crescere il nostral vivaio