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Quindicinale di calcio e non solo

caos in lega pro: il presidente macalli sfiduciato dalle società

E’ caos al vertice della Lega Pro. L’assemblea delle società non ha approvato il bilancio 2014 e ha, di fatto, sfiduciato il Presidente Macalli. Cosa succederà ora? Per capirne di più, riportiamo l’ottimo commento apparso sulla rubrica Spy Calcio di Fulvio Bianchi sul sito internet del quotidiano La Repubblica.lega pro 

“Dopo quasi 18 anni, è finita l’era Mario Macalli : il presidente della Lega Pro è stato sfiduciato oggi a Firenze, le società non hanno approvato il bilancio 2014 (40 club contro, 25 a favore, 2 astenuti). Ora Macalli dovrà dimettersi, si terranno nuove votazioni. Il n.1 dell’ex serie C è anche vicepresidente della Figc, uno dei grandi elettori di Carlo Tavecchio. Ha vinto la cordata portata avanti da Gabriele Gravina, che si candiderà alla presidenza, e dall’ex dg Francesco Ghirelli, che ha fatto causa per essere reintegrato. La Lega Pro vive un momento travagliatissimo e la decisione di oggi crea problemi anche nel processo di riforma dei campionati. “Non so se sono possibili nuove elezioni in Lega, nessuna sfiducia, se vogliono correggeremo il bilancio”, sostiene Macalli (appoggiato da Lotito) ma la sua posizione ormai è praticamente insostenibile. Come farà a restare ancora in sella?.

Molto severo Gabriele Gravina, consigliere federale di lungo corso e capo delegazione Under 21: “Ormai c’è un malcontento generico, uno stato emotivo che, chi di dovere, non è riuscito e non riesce a governare. Non sono state infatti avanzate serie proposte progettuali, ma ci si è affidati a solo a promesse, inoltre non a passo con i tempi. Ci sono delle responsabilità di natura politica ma, prima di tutto, di natura morale, e quando ci si trova in una simile condizione bisogna andare a casa. Molti hanno ricondotto quello che sta avvenendo a un problema conflittuale Macalli-Gravina, è stata una grande caduta di stile. Semplicemente, quando si vivono momenti di criticità bisogna fare degli sforzi per andare avanti, se questo non avviene è necessario farsi da parte. Quella di oggi non è stata una bocciatura del bilancio, è stata una bocciatura dell’operato dei vertici della Lega Pro. Le società ci hanno messo la faccia e hanno dato un segnale chiaro: il tempo dei sudditi è finito, ora hanno bisogno di risposte concrete. Adesso c’è un presidente che ha delle responsabilità e che dovrà rispondere di quanto accaduto”.

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