Hurrà Grigi

Quindicinale di calcio e non solo

I numeri danno ragione a Gregucci

IMG_0365Silvio, possiamo dire di avere svoltato?

In questo momento, e senza alcun dubbio, sì.

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Bene, partiamo subito con una bella dose di ottimismo. Quindi, mi stai dicendo che con Gregucci l’Alessandria ha cambiato passo…

Non lo dico io, lo dicono i numeri e la indubbia qualità del gioco espresso dall’Alessandria, soprattutto nelle ultime due partite.

I grigi di Gregucci sono davvero così meglio dei grigi di Scienza?

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Ti offro un dato numerico: l’Alessandria di Scienza ha collezionato 4 punti in 4 partite (alla media di un punto ad incontro) segnando 2 soli gol e incassandone 4.

L’Alessandria di Gregucci, in tre partite, ha totalizzato ben 7 punti (cioè 3 in più di Scienza con una partita in meno), ha realizzato 6 gol (il triplo della gestione Scienza) e ne ha incassato solo 1 (contro i 4 del precedente periodo).

Questi numeri dicono non solo che la svolta c’è stata, ma addirittura che non c’è confronto.

C’è dell’altro?

Sì, oltre il freddo dato numerico, quello che mi ha colpito di più è stato il cambiamento nello spirito di gioco della squadra.

Cioè?

L’Alessandria ha ancora dei difetti da correggere, ma mi ha impressionato, specialmente in una partita come quella di Bassano, la capacità di pressare alto e di chiudere gli spazi agli avversari cosa che fino a tre settimane fa i grigi non sembravano capaci di fare.

Hai parlato di difetti: quali?

In questo momento credo che ci sia solo un aspetto da migliorare che riguarda l’attacco: attenzione, non sto dicendo che 6 gol in tre partite siano pochi, ma penso che l’Alessandria debba mettere se stessa in condizione di creare più occasioni da rete. Sotto questo profilo, credo che la partita di Piacenza non faccia testo perché la superiorità dei grigi è stata schiacciante.

Domenica ci aspetta il Renate che ha fatto un gol in 7 partite.

E’ la classica partita in cui la vittoria è d’obbligo, anche per consolidare il morale dei ragazzi che è già in netta ripresa dopo le ultime uscite

E’ possibile che Scienza fosse così carente da fare così male rispetto al suo successore?

Non credo alle favole e non penso che Scienza fosse un incapace, specie pensando ai buoni risultati ottenuti in coppa Italia, però è evidente che qualche cosa nella sua Alessandria non funzionava, soprattutto nei movimenti senza palla degli uomini. Gragucci, dal canto suo, ha ottenuto quasi subito risultati brillanti, sia a livello di tabellino che di gioco, però bisogna fare attenzione a non montarsi la testa.

C’è questo rischio?

E’ un rischio che c’è nella vita di ogni uomo quando le cose vanno bene: l’Alessandria è una squadra forte, molto forte, ma non è perfetta, e deve continuare ad avere lo stimolo di migliorare per raggiungere i risultati per i quali è stata costruita.

Quanto forte?

Certamente è nella top five del girone, ma, se è vero che abbiamo la rosa più costosa in assoluto, dobbiamo fare di più.

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