Un altro insulto ai tifosi

Dopo 42 anni, il 17 giugno 2017 doveva essere il grande giorno del riscatto, della fine delle sofferenze del popolo grigio.
E, invece, i nostri eroi, 14 bidoni pagati, però, come dei fenomeni, indegni di indossare la maglia grigia, come in ogni partita decisiva di questa stagione sono spariti dal campo, non hanno giocato, sono stati a guardare, rendendosi passivi protagonisti di un’altra figuraccia ignobile e vergognosa.
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Una sola squadra in campo, il Parma. Onore ai vincitori e ai suoi tifosi.
Negli occhi e nel cuore di questa ultima trasferta a Firenze mi resterà il meraviglioso spettacolo della Curva Fiesole e degli oltre 2000 tifosi grigi che, dopo essere stati accusati, insultati, derisi in una stagione assurda che ci ha fatto diventare lo zimbello calcistico d’Italia, hanno affrontato l’ennesima trasferta pieni di speranza e di illusioni, mettendo, loro sì, in campo un cuore immenso.
Lo spettacolo offerto non era solo bello, ma quasi commovente perché un simile attaccamento alla nostra maglia, alla nostra città, alla nostra storia sono cose che non si vedono facilmente in giro e, soprattutto, caro Di Masi, non si comprano, non sono oggetto di marketing, come dite voi.
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Spero che qualcuno, ai piani alti, si degni almeno di ringraziare e rendere omaggio a questa meravigliosa marea grigia.
Cos’altro resta dopo questa figuraccia?
Il nulla.
Non c’è un progetto, non c’è un’idea: arriverà un altro allenatore? Arriveranno nuovi giocatori? Nuovi strateghi della comunicazione e del mercato?
Per ora restano solo le macerie, come quelle del Moccagatta, oggetto di una ristrutturazione che ignora la nostra storia e le esigenze dei tifosi, mirato solo ad aumentare non il numero degli spettatori ma gli incassi, che ormai resteranno a lungo solo un miraggio.
Non c’è un progetto, non c’è una spiegazione, non c’è una logica.
Chi mai ci dirà cosa è successo in questa stagione? Perché abbiamo buttato via questo campionato che sembrava già vinto? Nessuno, naturalmente, ci darà mai una risposta, perché noi tifosi dobbiamo solo tacere, pagare e obbedire.
Sensibile ha detto alla stampa: “Il presidente rilancia. La mazzata non sopirà le sue ambizioni”. E’ una minaccia?
Ormai, sia chiaro, non crediamo più a niente e a nessuno.
Qualcuno, adesso, aspetta il ripescaggio: prospettiva ridicola, non ci sarebbe neanche la voglia ed il piacere di festeggiare.
Basta insulti ai tifosi, basta aria fritta, basta promesse al vento: dateci dei risultati, dei fatti, delle vittorie, soprattutto, rispettate i tifosi.
E adesso? Ci aspetta un’altra estate in cui saremo vittime del dileggio, degli insulti e dell’ironia delle altre tifoserie. Ringraziamo sentitamente gli eroi del 17 giugno.
E adesso, per ingannare l’attesa di un altro meraviglioso campionato, tutti all’Orshop! E poi, se e quando il Moccagatta tornerà agibile, tutti a riempire il pitch view!
Massimo Taggiasco