Mario Giordano: “Facciamoci sentire fin lassù dove alzammo la sedia tutti insieme con il Mondo”
Molti non sanno che uno dei volti più noti del giornalismo italiano è anche un grande tifoso granata. Si tratta dell’alessandrino Mario Giordano. Il giornalista di Mediaset, famoso per le sue campagne contro i vitalizi dei politici, molto spesso è ad esultare per i goal del Gallo Belotti e dei suoi compagni. “Tutta la mia famiglia è granata – ci racconta Giordano -. Mio padre giocò anche nella Primavera del Toro al Filadelfia. E mi ha cresciuto a pane e leggenda. Quando ero piccolissimo mi faceva addormentare recitandomi le parole più dolci del mondo: Bacigalupo, Ballarin, Maroso, Grezar Rigamonti, Castigliano,…. Io ho fatto lo stesso con mio figlio”.
Il Toro, grazie anche all’esclusione del Milan dalle coppe europee, affronterà il Debrecen al Moccagatta, uno stadio a cui Giordano è molto affezionato. “Beh intanto da alessandrino vedo questa partita come un riscatto – prosegue il giornalista –. Il Moccagatta, se non sbaglio, è stato “occupato” dalla Juve Under 23: ho cercato di non farci troppo caso, ma è stato doloroso. Io sono molto legato al nostro stadio: fu lì che scrissi il mio primo articolo in assoluto, che uscì sulla Gazzetta del Popolo. Un articolo sui grigi. Intitolato l’Alessandria non si discute, si ama”.
Continua a leggere l'articolo dopo il banner
Molti tifosi granata, sui social, si sono lamentati perché Alessandria ha uno stadio di soli 6000 posti e perché i biglietti di questa partita sono troppo cari dato che si tratta comunque di una trasferta. “Penso – continua – che Alessandria meriterebbe di più. Non solo nello stadio. Tutte le occasioni che attirano attenzione sulla città vanno bene e vanno sfruttate. Però credo che Alessandria non debba aspettare il rilancio da eventi che arrivano dall’esterno ma lo debba trovare dentro di sé, nella forza della sua gente e della sua grande tradizione”.
Il giornalista di Mediaset, infine, ha lanciato il suo appello ai tifosi. “Facciamoci sentire fin lassù dove alzammo la sedia tutti insieme con il Mondo – conclude Mario Giordano –. Amsterdam, Amsterdam, torneremo ad Amsterdam…”.