Buglio: “Ad Alessandria gli anni più importanti della mia carriera”
Questa settimana la redazione di Hurrà Grigi ha incontrato Angelo Buglio, centrocampista dell’Alessandria dall’ottobre 2007 fino alla stagione 2009/2010.
Buglio quali sono i ricordi delle stagioni in cui ha vestito la maglia dell’Alessandria?
Continua a leggere l'articolo dopo il banner
Ho dei ricordi bellissimi che porto sempre dentro di me perché in quanto oltre ad avere fatto molto bene sul campo, conquistando due promozioni e, di conseguenza, due salti di categoria, dalla Serie D alla Serie C1, ho avuto il piacere di conoscere tante persone che tutt’ora sento e frequento. In più ho conosciuto la mia attuale compagna: diciamo che il periodo di Alessandria è stato molto importante, sia dal punto di vista calcistico, sia nell’ambito della mia vita privata.
Buglio giunge ad Alessandria ad ottobre del 2007: come è stata la decisione di accettare l’offerta della società allora presieduta da Gianni Bianchi?
In quel periodo vi erano in atto diverse trattative, ma arrivò la chiamata dell’Alessandria e accettai subito senza pensarci anche se la squadra militava nei dilettanti decisi di scendere di categoria. Venivo dalla Carrarese dove avevo disputato due ottime stagioni in Serie C. Sapevo che andavo a giocare in una società importante con una tifoseria di categoria superiore.
Continua a leggere l'articolo dopo il banner
4 novembre 2007 Derthona-Alessandria 1-1 debutto con gol di Angelo Buglio.
Ricordo molto bene sia il debutto che il gol. Fu una grande emozione: non a tutti i calciatori capita di segnare all’esordio stagionale. Ricordo che in quella sfida c’erano tanti tifosi grigi al seguito che ci fecero sentire il loro supporto.
Fu un inizio ed un continuo bellissimo in quanto riuscimmo ad ottenere, con diverse giornate di anticipo, la vittoria del campionato di Serie D. Sono stati anni importanti: gli anni migliori della mia carriera.
Al termine dei tre anni ad Alessandria, coincidenti con il cambio della gestione societaria, Buglio lasciò la maglia grigia per approdare a Savona.
Mi fini il contratto, andai in scadenza. Credo che, per la nuova società, non facevo parte del loro progetto anche se io sarei rimasto molto volentieri. Mi arrivò questa chiamata del Savona e andai in Liguria.
Ha seguito l’Alessandria degli ultimi anni? Che opinione si è fatto?
Ho seguito ed ho visto qualche partita sia l’anno scorso che due stagioni orsono. Da tifoso posso dire che mi è dispiaciuto l’annata in cui sfumò la vittoria del campionato, ottenuto poi dalla Cremonese. Ci erano tutti i presupposti per salire in Serie B: squadra forte, società forte. Credo che una società come quella grigia andrà in Serie B: se lo merita per via di tutti gli sforzi che sono stati fatti negli anni. Soprattutto se lo merita la tifoseria che è importante, ha fame di calcio e si merita palcoscenici importanti.
Avendolo avuto come compagno di squadra, per diverse stagioni: che effetto le fa vedere Fabio Artico ricoprire l’incarico di Direttore Sportivo?
Lo vedo adatto all’incarico che gli è stato attribuito perché ha entusiasmo, voglia di fare bene in una piazza in cui è molto amato e questo gli fornisce maggiori responsabilità. Come inizio ritengo che stia facendo bene con la squadra nelle zone alte della classifica. E’ riuscito a creare una buona squadra con un mix di giovani e di giocatori di esperienza. Gli faccio un grosso in bocca al lupo e spero che con Artico, Direttore Sportivo, l’Alessandria riesca a ritornare in Serie B.
Cosa c’è nell’attualità di Angelo Buglio?
Sto ancora giocando, è il terzo anno che milito nel Casale. Sto bene. L’anno scorso mi sono operato al tendine d’Achille che mi ha condizionato negli ultimi anni. Vedrò il prossimo anno cosa succederà: la voglia e la passione ci sono, finché ci saranno continuerò. Il prossimo anno arrivo a quaranta anni ma credo che di poterci ancora stare nel mondo del calcio.
Finita la carriera di calciatore cosa pensa di fare?
Ho diverse idee sia nel calcio ma non so ancora bene in che ruolo. Il calcio è la mia vita. Mi piacerebbe avere un ruolo in questo ambiente. E poi, magari, realizzare idee al di fuori del calcio che ho in mente. Per ora penso al presente poi valuterò.