Gregucci si presenta. “Serve più coraggio”
Avrà sicuramente sognato un esordio migliore Angelo Gregucci alla sua terza avventura in grigio. Bisogna, però, dire subito che non è colpa sua se i giocatori, ormai, sono depressi. I tanti infortuni e le sciagurate scelte tecniche di Scazzola hanno tolto l’autostima ad un gruppo molto unito.
“Bisogna analizzare bene e devo conoscere meglio un po’ tutto. I dieci minuti finali sono stati un po’ sciagurati. Penso che si debba cambiare il verso della situazione sotto il profilo dello spirito, dell’interpretazione di gara e dell’ambizione” ha detto il neo allenatore grigio.
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“Siamo a metà di un campionato dove c’è da lottare e bisogna avere il DNA per lottare, per leggere le situazioni. Negli ultimi dieci minuti queste dovevano essere gestite meglio – prosegue l’ex difensore ed attuale tecnico –. Mi sto rivedendo tutte le partite precedenti. Ho pochissimo tempo a disposizione e devo cercare di dare una valutazione serena per capire i ragazzi. Avrei detto le stesse parole anche se avessimo vinto perché il risultato non mi condiziona ne mi condizionerà”.
Gregucci, però, ha già le idee abbastanza chiare: agire sul piano mentale. “Cercherò di dare ai ragazzi una nuova mentalità – spiega -. Mi sono sembrati un po’ passivi. Servirà più capacità di gestione. Abbiamo buttato via troppe palle. Secondo me hanno le qualità per poter giocare un calcio differente ma devono avere lo spirito di squadra per portare a casa un risultato. Per fare questo bisogna saper gestire, leggere le situazioni e, soprattutto, bisogna saper annusare il pericolo”.
Già, proprio il pericolo. Quello che hanno corso i giocatori più esperti. “Paradossalmente abbiamo preso due gol con otto nostri giocatori in area – continua Gregucci –. Mi chiedo se è meglio andare indietro oppure andare in avanti. Secondo me è meglio andare avanti. Andando indietro la costante è che ti fai recuperare. Servirà lavorare nel fisico, nella testa, sulla mentalità e lavorare di squadra. Non ho mai visto, in queste categorie, un elemento che da solo faccia li differenza”.
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Ci saranno novità tattiche? “Cominciamo a partire dalla mentalità che è la cosa principale in questo momento – insiste il tecnico -. Ciascuno deve canalizzare tutte le proprie energie al servizio della squadra. Nel finale c’era da leggere una situazione. Eravamo in otto sotto la linea della palla ed abbiamo commesso un’ingenuità generale che ha regalato una punizione ad una squadra che doveva buttare il cuore oltre all’ostacolo. Io voglio perdere le partite contro chi è più forte di me e lo dimostra sul campo. Oggi mi è sembrato di vedere che abbiamo fatto tutto noi. Il tempo è poco e bisogna cominciare subito a lavorare. Siamo all’ultimo livello dei professionisti e bisogna decidere se andare da una parte o dall’altra”.
E Gregucci è arrivato qua solo con un obbiettivo. “Bisogna sognare nella vita o ci si appiattisce – conclude Gregucci –. E io non voglio appiattirmi. Sono tornato per vedere il calcio ambizioso ma sono consapevole che bisognerà lavorare molto. Sarei un presuntuoso a dare giudizi definitivi sulla rosa dopo un giorno e mezzo che sono qui. Non è questioni di singoli è questione di squadra. E questa squadra ogni volta che va in vantaggio reputa sia conveniente andare a difendere indietro. Invece secondo me è più conveniente difendere più avanti. Il modulo non sarà l’elemento fondamentale. Voglio vedere più aggressività qualche metro più avanti per rischiare meno. Per tornare ad essere ambiziosi non basterà il modulo, servirà la volontà di essere più coraggiosi”.
E proprio per questo Gregucci ha deciso di far allenare i suoi ragazzi anche stamattina senza concedere riposo.
Oggi, intanto, dovrebbe esserci una svolta per Romero la cui firma è attesa a breve. Potrebbe, infatti, arrivare già nella giornata di domani.