Hurrà Grigi

Quindicinale di calcio e non solo

Onore a te grande mister

Onore a te Maurizio, onore a te mister Sarri. Spero che in queste poche righe che ti scrivo non ti offenderai se mi permetto di esprimermi in modo colloquiale e diretto nei tuoi confronti.
Vincere non è mai facile, a ogni livello, a ogni attitudine, ad ogni sport a cui si partecipi. Ci sono molte variabili da analizzare e da prendere in considerazione: rosa della squadra, elementi, moduli, preparazione, infortuni, allenamenti, momenti extra campo, compattezza, unione, affiatamento ecc..
Tu ce l’hai fatta, anche questa volta. Non sappiamo se la ritieni la vittoria più bella della tua carriera. Chissà cosa hai provato al momento del fischio finale di quel torrido 26 luglio, al termine di Juventus-Sampdoria. Chissà cosa hai pensato in quei momenti che precedevano il fischio finale, quei momenti interminabili che ti separavano dal tuo primo scudetto in Italia, in Serie A, con la Juventus, al tuo primo anno sulla panchina bianconera.
Ce l’hai fatta ed è questa la cosa più importante: quella che conta. Questo scudetto è stato il completamento di una carriera iniziata da lontano, dai campi di periferia, dai classici campi da paese. Una carriera lunga che ti ha visto trionfare in ogni dove, ottenere vittorie in campionati poco pubblicizzati, poco visibili ma in cui conquistare il successo finale è complicato, forse, piu’ che nei campionati professionistici e non rappresenta cosa da poco: dai primi successi sulle panchine di Sansovino e Sangiovannese alla promozione in Serie A con l’Empoli… le vittorie sono state tante.
In questa stagione, forse, sei stato antipatico a tante persone che gravitano nel mondo del calcio, sei stato antipatico a molti tifosi juventini, sei stato antipatico e diretto in alcuni frangenti ma i tuoi peggiori nemici devono riconoscenti che, negli ultimi dodici mesi hai vinto una Europa League, al primo anno sulla panchina del Chelsea, in Inghilterra e uno scudetto al primo anno alla Juventus, al tuo primo anno in Serie A.
Hai vinto un campionato che da febbraio è diventato complicato, difficile, fisicamente e mentalmente, per tutto lo staff di una squadra, per tutti i giocatori. L’incognita della non ripartenza, il giocare ogni tre giorni, senza potersi allenare con gli infortuni, il caldo e tutte le problematiche annesse a un club che deve, per forza, sempre primeggiare hanno rappresentato una spada di damocle di notevoli proporzioni.
Tu hai vinto e questa è una cosa più importante. Goditi questa vittoria. Goditela e piu’ avanti capirai di aver contribuito a scrivere una pagina importante nella storia del club italiano piu’ titolato. In questo scudetto c’è anche il tuo contributo e questo niente e nessuno potrà mai cancellarlo.
Hai vinto Maurizio hai vinto mister. Sei bravo, sei forte ed averti conosciuto ad Alessandria è stato un vero onore.