Doppietta di Arrighini e l’Alessandria riparte. 2 a 0 al Piacenza
Si è vista un’altra Alessandria contro un Piacenza geometrico anche se “spuntato”. Potendo rifiatare qualche giorno di più i “Grigi” hanno espresso il loro miglior potenziale “tenendo botta” – specie a centrocampo – agli emiliani venuti al Moccagatta per fare almeno un punto.
Il risultato di due a zero finale a vantaggio dei “Grigi” è giusto e fa ben sperare. Infatti un Arrighini in giornata di grazia non ha permesso alla squadra di mister Manzo di portare a casa quanto sperato. La “differenza” sta soprattutto in due lunghi rilanci, uno quasi a fine primo tempo, l’altro al diciottesimo del secondo, che hanno permesso al centravanti alessandrino di colpire a rete.
Due gol non facili. Il primo su un lungo linea centrale proveniente direttamente dalla difesa che l’attaccante toscano ha saputo addomesticare con maestria, il secondo su un cross ben calibrato di Rubin che Arrighini ha girato di testa in rete. Particolarmente degno di nota il primo, con una serie di tocchi morbidi tra piede destro, ginocchio e infine colpo a rientrare dopo aver saltato il portiere Vettorel, in vantaggio sui difensori avversari. Subito dopo il Piacenza ha una reazione veemente e sfiora il pari. E qui sta la chiave di tutta la partita. Su una disattenzione della difesa grigia – una delle poche …ma da segnalare – si trova davanti la palla dell’uno a uno l’attaccante Gonzi ma si fa parare il forte tiro da un ottimo Pisseri.
Già nella partita di Gorgonzola il nostro numero 1 si era fatto notare per alcuni interventi di qualità e, contro il Piacenza, si è ripetuto con una parata determinante. Così si va al riposo sull’uno a zero. Si ricomincia con una supremazia leggera a centrocampo del Piacenza che tenta, senza creare praticamente mai una occasione, di impensierire la retroguardia grigia. Il secondo gol è su una ripartenza veloce sulla sinistra coronata dal bel cross di Rubin e il susseguente colpo di testa di Arrighini. Si sono viste idee chiare e volontà di giocare da squadra di vertice, due ingredienti fondamentali, grinta e attenzione a centrocampo e difesa attenta. Buone le prestazioni di Celia, Blondett e Bellodi nel reparto arretrato, che non hanno fatto rimpiangere l’uscita anticipata di Prestia.
Nella norma, ma ancora con qualche imprecisione, la prova di Cosenza, mentre Casarini e Castellano hanno mostrato più energia e visione di gioco di altre volte. Stesso discorso vale per Sulijc e Rubin, entrati a metà partita. Finalmente un centrocampo aggressivo quanto basta, con movimenti giusti anche senza palla e con punti di riferimento ben determinati.
Un po’ in ombra Eusepi, forse bersagliato oltre misura dalle cure “delicate” dei difensori in maglia bianca. Buona e convincente la prova di Parodi, sempre presente nelle azioni importanti, “motorino di fascia” che non si tira indietro nei contrasti e nelle giocate ravvicinate. Di Arrighini si è già detto, uno dei migliori in campo. Ancora non pervenuto l’attaccante montenegrino Stijepovic che attendiamo in forma migliore.
Buona la prova d’insieme della squadra, che va a riprendere il filo perso con l’Albinoleffe. Non aggiungiamo altro, attendendo ancora prove di qualità prima di andare oltre un giudizio “discreto”.
Pier Luigi Cavalchini
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