Un Vicenza aggressivo batte un’Alessandria poco reattiva
Al “Menti” di Vicenza si è rivista la partita di circa due mesi fa persa a Pordenone. Fraseggi troppo lenti e prevedibili dei “Grigi”, poca reattività sui portatori di palla biancorossi veneti con il risultato di restare, alla fine, con un pugno di mosche. Partita attesissima e caratterizzata, nell’ultima settimana, da proclami e dichiarazioni “forti” specie da parte vicentina. Quasi un’ultima spiaggia a cui aggrapparsi per uscire da una posizione di fondo classifica assolutamente imprevista da mister Brocchi e dalla squadra veneta. L’arbitraggio, sotto questo punto di vista, ci ha messo del suo. Ha lasciato per lunghi tratti che i giocatori facessero valere fisicità con spintoni, strattoni e gomitate, senza fischiare quasi nulla, per poi, ogni tanto, ricordarsi di usare il fischietto. Magari anche in modo improprio, come quando ha affibbiato il primo “giallo” a Ba per una semplice protesta su un fallo non suo e, tra l’altro, avendo ragione nella segnalazione. Una spallata, ingegna, a inizio secondo tempo, ne ha causato infine l’espulsione, creando non pochi problemi ai “Grigi”. Due sciocchezze pagate care, così come una certa sufficienza degli avanti alessandrini che raramente si sono presentati in modo pericoloso in area “berica”.
Buon inizio dell’Alessandria che fa valere una certa pressione, forte del sostegno di Casarini, Milanese e Ba a centrocampo. Bene anche Lunetta e Prestia. Già al decimo minuto Milanese costringe ad un difficile intervento il portiere Grandi, andando a togliere dall’angolino di destra un tiro ben indirizzato a rete. Immediatamente dopo è Pierozzi ad avere una buona palla ma viene anticipato. L’Alessandria c’è e fa capire al Vicenza che non è venuta per turismo al “Menti”…O, almeno ci prova. Dopo un quarto d’ora giocato soprattutto in area vicentina, si fa vedere la compagine di casa con rapide folate offensive. Al 18esimo minuto è Meggiorini a mettere in ansia la retroguardia grigia, due minuti dopo sarà Cruz e, per ultimo, Diaw al ventiduesimo prova una accelerazione con successivo lancio, facendo capire che, per lui, la giornata è quella giusta. E i due gol di cui sarà autore, tra l’altro entrambi molto belli, ne saranno la conferma. Continua la pressione dei padroni di casa e al 28esimo si concretizza la spasmodica ricerca del gol, specie con azioni manovrate sulle ali, che alla fine hanno dato frutti. La palla giusta la intercetta Meggiorini su un rimpallo sfavorevole a Casarini, imbecca Diaw sulla destra che, freddissimo, infila imparabilmente Pisseri. L’Alessandria stenta a reagire e registra ancora due o tre pericoli su ripartenze lampo. Cappelletti e Cruz mettono in difficoltà la retroguardia dell’Alessandria che pare, in questa partita, particolarmente lenta nei rilanci e nelle fluidificazioni. Al minuto 37 il fatto che cambierà, in sostanza, la partita. Ba si dilunga in inutili proteste con l’arbitro Ghersini che non lascia perdere. “Giallo” e alterco tutt’altro che amichevole con il francese. Si continua con veloci ribaltamenti di fronte e con un “gioco all’inglese” che, alla lunga, favorisce di più i vicentini che gli ospiti. Nonostante ciò da una invenzione a sinistra del sempre ottimo Parodi, nasce il pareggio dell’Alessandria ad opera di Riccardo Chiarello. Cross dalla destra di Grandi a centro area, gremitissima, con il n 4 grigio che infila la gamba al momento giusto e corregge in rete. Grandi non può nulla e l’Alessandria pareggia. Non succede più nulla fino al riposo. Si riprende con una debole pressione del Vicenza che, come sempre, opera con azioni a tenaglia. Su una di queste, di fronte all’ottimo Diaw, si fa trovare impreparato Ba che commette la sciocchezza di fare un fallo da cartellino giallo proprio davanti all’arbitro. Doppia ammonizione e conseguente espulsione. Da questo momento (siamo al quarto minuto della ripresa) la partita cambia volto. Il Vicenza ci crede e comincia a spingere con le buone o con le cattive. Ci provano prima Cruz e Meggiorini, poi Crecco – incredibilmente – si mangia il più facile dei gol a porta sguarnita. Ma il vantaggio è solo rimandato. Bruscagin, Giacomelli e Cavion tentano le soluzioni più diverse, di testa, al volo, da fermi su punizione ma, fino al minuto 79, la difesa dell’Alessandria resiste. Sarà solo all’ottantesimo che si farà trovare impreparata su una ragguardevole incornata di Diaw che beffa Pisseri andando a piazzare un pallone bellissimo giusto all’incrocio dei pali. Il “Menti” letteralmente esplode, il Vicenza è vicino al suo primo risultato pieno stagionale in casa. L’Alessandria prova a reagire con le incursioni di Marconi e Mustacchio ma non riesce a scalfire la combattiva retroguardia “berica”. Un pallonetto a pochi minuti dalla fine potrebbe dare il pari all’Alessandria, grazie ad una prodezza di Mustacchio ma, onestamente, il risultato del campo, anche se indigesto, ci sembra giusto. Il Vicenza ha dato tutto, si è impegnato allo spasimo, ha pressato ed ha sfruttato il particolare arbitraggio “lasso” del signor Ghersini. Ha trovato un Diaw in grande giornata e, purtroppo, ha magnificato degli errori dettati da superficialità ed inesperienza. Non si protesta per un fallo sciocco, oltretutto commesso da altri e si fa attenzione all’eventuale secondo cartellino…Come pure…si blinda l’area con più attenzione e non si lascia libero uno sgusciante Diaw che, con le occasioni giuste, non perdona. Ora guardiamo avanti e impariamo dagli errori.
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Pier Luigi Cavalchini