Al Centogrigio Sport Village celebrati i 110 anni dell’Alessandria, Di Masi: “Grigi passione totale”
Alessandria – “Fossi uno storico tifoso grigio sarei orgoglioso di quanto stanno facendo questi ragazzi in questo momento, vorrei vedere ancora più gente allo stadio di quanto già ne vedo, questo forse per colpa di un calcio che adesso costringe quasi a stare a casa” parola di Moreno Longo, allenatore di quell’Alessandria che dopo ben 46 anni è tornata in Serie B e che martedì sera, al Centogrigio Sport Village, ha celebrato i suoi 110 anni in un intermeeting organizzato da Lions Marengo, Lions Host e Panathlon.
Presenti, oltre al mister torinese, patron Luca Di Masi, il responsabile marketing Luca Borio, il preparatore dei portieri Andrea Servili, l’addetto stampa Gigi Poggio e l’ex calciatore Antonio Colombo. Presente, inoltre, anche il sindaco di Alessandria, Gianfranco Cuttica di Revigliasco.
Una serata che ha visto scorrere una serie di filmati sulla storia del club piemontese: dalle origini, la prima squadra del 1912, agli anni ’20, dagli anni ’50, con l’esordio in grigio di Gianni Rivera, fino agli anni ’70 e ’80, dagli anni ’80 al 2012 e poi l’ultima, parte, l’era di Luca Di Masi, dal 2013 al 2022. Nove anni che hanno visto i Grigi arrivare in semifinale di Tim Cup contro il Milan, vincere una Coppa Italia di Serie C, due secondi e un terzo posto in campionato e poi, l’anno scorso, raggiungere quell’obiettivo chiamato Serie B tanto agognato e sfiorato una prima volta qualche anno prima.
“I Grigi? Sono una passione totale per me, io che vengo da una famiglia torinese e torinista, innamorata dei colori granata. Perché ho scelto questo club? Per caso, all’inizio. E poi la passione è cresciuta perché ho trovato la curva Nord davvero coinvolgente, viva: simile per certi versi a quella del mio Toro. Per cui ho cominciato a venire stabilmente ad Alessandria per le partite al Moccagatta, e a seguire anche diverse trasferte.” E alla fine, nel 2013, è diventato presidente, rilevando il club che stava vivendo un periodo molto critico, praticamente quasi sull’orlo del fallimento.
Ora la Serie B, la scelta di Moreno Longo, un “profilo che stavamo cercando da tempo e che si è rivelato giusto” come sottolineato da Di Masi e una squadra che dovrà combattere per restare nella serie cadetta già da sabato, nel match pomeridiano contro il Frosinone.
“L’Alessandria Calcio? Un brand che siamo stati contenti di valorizzare in questi ultimi dieci anni, se pensiamo a quello che avevamo ereditato, abbiamo fatto dei passi da gigante, ora vediamo la gente in giro per la città con qualcosa dei Grigi addosso, per non parlare poi del successo che ha avuto l’album di figurine.”
“Ne abbiamo vendute qualcosa come duecentomila in poco tempo, roba che neanche il Torino o l’Atalanta, per citare due club di Serie A, sono riusciti a fare” ha rimarcato Di Masi che ha poi, alla domanda di un giornalista, ha voluto anche dire la sua sui alcuni cori ostili provenienti dalla Nord nel corso del match col Como e rivolti a lui: “non mi interessano – ha detto il presidente – anche io sono stato tifoso dunque so cosa vuol dire contestare. Per fortuna non sono molto social e quindi anche sul web non ho dato peso ai commenti negativi.”
Insomma, come sottolineato dal numero uno dell’Alessandria al termine della serata, con il taglio di una torta a forma di campo sportivo e con il logo della squadra, i Grigi sono qualcosa che entra dentro, una passione che lui porta avanti con orgoglio per cui, ora e sempre “Forza Grigi!”.