Hurrà Grigi

Quindicinale di calcio e non solo

La Cremonese in dieci contro undici batte 2 a 1 un’Alessandria poco incisiva

L’urlo liberatorio di Zanimacchia, giovane calciatore in forza alla Cremonese all’ultimo minuto della partita, con la “Cremo” ancora in vantaggio nonostante l’uomo in meno, è la sintesi vera della partita che si è vissuta allo “Zini” tra Cremonese e Alessandria. Poteva finire in parità ma, onestamente, la gestione oculata e ben organizzata della squadra di casa, specie nel secondo tempo, legittima la vittoria di stretta misura. L’Alessandria fatica a tirare in porta e quando si trova nelle condizioni di far male, sbaglia le conclusioni. Milanese e Corazza nel primo tempo e Palombi nel secondo hanno avuto buone palle-gol ma non le hanno sfruttate a dovere. Così come i padroni di casa, oltre ai due gol realizzati, hanno avuto almeno altre due nitide occasioni, parate da Pisseri o fuori di poco. Una partita che in un altro momento del Campionato sarebbe anche potuta essere piacevole e ben giocata da entrambe le squadre ma, in questo caso, con traguardi importanti da raggiungere per entrambe le squadre, non contava tanto il “giocar bene” quanto “vincere”. E in questo sono stati più bravi i Cremonesi.

Inizia benissimo  la Cremonese che in soli cinque minuti raccoglie cinque calci d’angolo ed una punizione pericolosa. In vista Strizzolo, Gondo, Baez ed un Bonaiuti particolarmente ispirato. DiGennaro, Prestia e Parodi devono prestare la massima attenzione per evitare rischi, visto che i grigio-rossi arrivano da tutte le parti. Stadio Zini con una buona partecipazione di pubblico e con una rappresentante di un centinaio di sostenitori “grigi”.
L’Alessandria, per l’occasione in maglia bianca, fa fatica ad uscire dalla propria metà campo e bisognerà aspettare il decimo minuto per la prima sortita degli orsacchiotti. Prima un tiro telefonato di Casasola e solo una gran pressione dei Cremonesi. Chiarello, comunque proprio al decimo, avrebbe una buona occasione di testa ma manda alto. Piano piano gli uomini di Moreno Longo prendono le misure ai portatori di palla cremonesi e si cominciano a vedere azioni discrete da entrambe le parti. Su una nuova ripartenza alessandrina è Corazza ad avere la palla buona del vantaggio ma il suo tiro viene deviato da un suntuoso Carnesecchi.
E’ il minuto 11  e la partita sta lentamente prendendo quota. Buono il lavoro di interdizione di Palombi e anche il sostegno di Mattiello e Mustacchio, con Casarini a fare da regista arretrato. Al ventunesimo minuto è Gaetano a provarci da fuori area , ma il suo tiro esce a destra di Pisseri. E’ di nuovo il portierone alessandrino sugli scudi al venticinquesimo su un pallonetto insidio di Cedric Gondo. Con un colpo di reni da campione riesce a deviare e, per il momento, a tenere inviolata la porta.
I minuti dal 25 al 27 del primo tempo sono quelli decisivi per movimentare la partita.
Prima Milanese con uno slalom notevole e quattro avversari superati prova a sorprendere Carnesecchi con un tiro angolato. Tutto bene tranne la conclusione…di pochissimo fuori. E, come spesso succede, a gol mancato corrisponde  gol fatto. A metterla dentro con una azione fulminea sul filo del fuori gioco è Strizzolo che si trova a tu per tu con Pisseri, il primo tiro è rimpallato, il secondo invece va in rete. Uno a zero per la Cremonese che ci crede e continua a fare pressione alla ricerca del raddoppio. Prima Bonaiuto e poi Ravanelli ci provano ma non centrano la porta così come Baez non riesce a concretizzare diversi lanci sulla destra molto invitanti ma non finalizzati a dovere. Per l’Alessandria un solo guizzo di Chiarello che, ben lanciato a rete da Milanese, si vede girare in angolo il più invitante dei palloni.
L’Alessandria è sempre lì lì per fare gol ma sistematicamente  con qualche intoppo dell’ultimo momento. Un leit motiv che caratterizzerà la partita fino al termine. Una sterilità a concretizzare quanto costruito che non cambia nemmeno con l’espulsione di Cedric Gombo per doppia ammonizione. Si va al riposo con un risultato non veritiero per quanto visto nel corso dei 45 minuti…ma tant’è. A complicare le  cose per i Grigi ci si mette pure la difesa che, nell’insieme, dorme della quarta al momento dello slalon, giusto al primo minuto della ripresa, del cremonese Gaetano. Una azione fotocopia di quella di Milanese del primo tempo con l’unica variante del gol finale. Ma le colpe del pacchetto difensivo sono evidenti. Ma l’Alessandria non ci sta e prova subito a reagire.
Stavolta la fortuna è dalla sua parte e, stranamente, Carnesecchi incappa in una papera di quelle da “Gialappa” non trattenendo un tiro non irresistibile di Palombi. Un gol importante per l’attaccante grigio, spesso preso di mira da tifosi e stampa.
Tanto da convincerlo a tentare altre volte la sorte. Ottimo un suo colpo di testa, intercettato con difficoltà da Carnesecchi, da dimenticare – invece – due tiri da fuori area troppo alti. Una prestazione sufficiente, comunque, così come quella di Casarini, Parodi, Mattiello e Mustacchio. Sui difensori pesa, invece, la staticità e la non reattività in concomitanza del secondo gol cremonese.
Comunque si continua e, come anticipato, al decimo minuto della ripresa è da segnalare l’ottimo colpo di testa di Palombi, purtroppo poco angolato. Ora è l’Alessandria a costruire di più e a tessere trame avvolgenti per riuscire a liberare gli attaccanti, ma il fortino della Cremonese resiste. Anche gli inserimenti di Marconi, Pierozzi, Barillà e Kolay non cambiano gli equilibri, anzi…sembra quasi che l’Alessandria nei venti minuti finali sia ancor meno risoluta ed organizzata negli attacchi rispetto ai precedenti settanta. Su questa poca utilità dei cambi, come su alcune scelte a centrocampo (troppa libertà per Valzania, Ravanelli e Bonaiuto) dovrebbe ritornare Moreno Longo, visto che i punti – in questa fase del campionato – valgono triplo.
La Cremonese agisce di rimessa e su una di queste sgroppate veloci il nuovo entrato Di Carmine ha l’occasione per chiudere il match ma si impappina. Siamo solo al 22esimo e c’è ancora tempo per pareggiare ma i cambi non danno la scossa e, così, la partita si avvia ad una mesta conclusione  per l’Alessandria mentre per la Cremonese si tratta di una vittoria di prestigio. La squadra lombarda resta in cima alla classifica di serie B e, soprattutto, si vendica della sconfitta subita al Moccagatta. La classifica dei Grigi è sempre più precaria ed avrebbe bisogno di una iniezione di fiducia… Potrà venire dalla prossima gara con il Pordenone?

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