Questa piazza merita di meglio
Dura solo una stagione la permanenza dell’Alessandria Calcio in Serie B. Una permanenza che era chiaro fin dalla prima giornata che non sarebbe durata per molto tempo. E i motivi, purtroppo, erano chiari a tutti.
Iniziamo dal primo.
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Innanzitutto questa stagione si è pensato più ad aumentare il valore del brand piuttosto che investire in una rosa di categoria. È normale cercare di contenere le spese dopo aver buttato via milioni e milioni di euro nel corso degli anni in Serie C ma è chiaro a tutti che in Serie B bisogna investire se si vuole ottenere qualcosa.
Poi, soprattutto nel campionato cadetto, serve un DS di esperienza. Quell’esperienza che Fabio Artico ha ampiamente dimostrato di non avere. In Serie C ha avuto la fortuna di avere un tecnico come Moreno Longo ma in Serie B non ti basta il tecnico bravo per salvarti perché in campo scendono i giocatori.
I giocatori, appunto. Sono loro il terzo motivo di questa retrocessione. Non voglio attaccarli perché, onestamente, non se lo meritano. Vederli piangere questa sera ha dimostrato che tenevano a questa squadra. Ma, purtroppo, sono bravissimi giocatori da Serie C. Quanti di loro avevamo quando abbiamo ottenuto la promozione? Quanti di loro c’erano anche questa stagione? È lampante che se non compri gente “da Serie B” e tieni quasi tutta la formazione titolare che avevi in Serie C non farai molta strada. Questa stagione i giocatori comprati erano quasi tutti rotti e Longo si è lamentato del mercato pubblicamente, quasi a voler mettere le mani avanti in vista di un qualcosa di brutto.
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A fine partita, questa sera, Di Masi (piangente) è stato giustamente contestato. Questa piazza merita di meglio. Almeno meritava una salvezza ottenuta con dignità. Se ciò non è possibile basterebbe annunciarlo e fare un passo indietro lasciando il timone a gente in grado di garantire ai tifosi una bella figura.