Un’autorevole Alessandria fermata sullo 0 a 0 dalla Torres al “Moccagatta”
Prima di passare all’analisi della partita, una breve notazione personale. Ho avuto la fortuna di vedere la partita dal “Rettilineo” con a fianco un amico (e anche giocatore del “Circolo Sardo” nei Campionati Eccellenza dal 1980 al 1985) che di solito tifa con forza per i “Grigi e che questa volta ha mantenuto una cortese equidistanza. Sempre garbato e di poche parole, come quando si giocava insieme, mai offensivo e oltre le righe. Uscendo ha fatto il miglior complimento possibile ai “Grigi”… “…non pensavo che sarebbe finita così…abbiamo rischiato di perdere…”. Proprio così. Il secondo tempo, specie la parte finale è stato soprattutto di marca alessandrina e, come si dice “è mancato solo il gol”. Ma…andiamo per ordine.
Si comincia al rallentatore con le due squadre che hanno molta paura a scoprirsi. In pratica fino al ventesimo non succede nulla, tranne qualche sgroppata del “rossoblu” Girgi. Si sentono soprattutto i cori di un centinaio di tifosi della Torres a cui, svogliatamente, rispondono gli orsacchiotti della Gradinata Nord, soprattutto impegnati a maledire il “coniglio di Torino”. Non vado in dettagli e, insieme a molti altri sportivi esortiamo gli amici della “Nord” a lasciar perdere e a concentrarsi sulla partita. Proprio al minuto 21 il primo tiro della squadra sarda, per fortuna dei Grigi, con Liviero che sparacchia da posizione invitante. In questa fase centrale della prima frazione sono i sassaresi a premere l’acceleratore e per due volte vanno vicini al vantaggio. Buona la difesa dei Grigi che al ventiduesimo trova un Liverani monumentale che neutralizza un tiro violento destinato nel “sette”. Qualcuno fra i rossoblu reclama per un fallo su Sanat ma l’arbitro non è d’accordo e si prosegue. Passano cinque minuti e la Torres ha ancora altre due possibilità di tiro, ben contenute dalle coperture difensive. A questo punto sono i Grigi ad avere qualche, inaspettata, possibilità. Al minuto 37 è Filip ad arrivare un secondo troppo tardi alla deviazione decisiva, mentre Podda prova ad impensierire Salvato dal limite, ma il tiro è troppo centrale. Nel frattempo ancora qualche intervento decisivo della difesa grigia che permette all’Alessandria di arrivare al riposo a reti inviolate. Meglio la squadra sarda nel primo tempo, più propositiva e organizzata con i Grigi con “baricentro basso” e poca facilità di manovra.
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Si riprende con le stesse formazioni del primo tempo. L’Alessandria prova a fare più filtro a centrocampo e riesce a creare qualche problema ai tecnici giocatori sardi. Infatti è dei padroni di casa la prima occasione: Ghiozzi si invola sulla sinistra (buona la sua prestazione) e porta lo scompiglio nella difesa rossoblù…sulla continuazione dell’azione c’è pure un salvataggio sulla linea dopo un errore del portiere Salvato in uscita ma il tiro finale di Filip è viziato da fallo di mano. Si gioca soprattutto a centrocampo e sono poche le occasioni per avvicinare le rispettive difese. Per due volte ci prova la Torres ma solo con un tiro telefonato e una rovesciata fuori di poco. Poi è di nuovo il turno degli avanti “grigi”, immediatamente dopo un salvataggio provvidenziale di Nunzella su Liviero. La squadra di casa riesce addirittura a segnare su calcio di punizione deviato al centro dal nuovo entrato Nepi. La rete viene però annullata per fallo in attacco dello stesso Nepi fra le veementi proteste di giocatori e pubblico. In quest’ultima fase della partita l’Alessandria è parsa più sicura e consapevole dei propri mezzi e ha provato il tutto per tutto, anche esponendosi a pericolose ripartenze rossoblù. L’ultima occasione è, comunque, per i Grigi con Nichetti che, da buona posizione, prova un difficile tiro ad effetto che finisce fuori. Finisce zero a zero con un tempo per parte, forse con qualche occasione in più per i Grigi.
Una buona iniezione di fiducia per la squadra grigia e, forse, una mezza delusione per i sassaresi, venuti al “Moccagatta” per vincere.
Il cammino è ancora lungo e, comunque, questi giocatori (come l’allenatore) meritano tutti gli encomi possibili. In attesa di tempi migliori…
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Pier Luigi Cavalchini