Finalmente è finita l’era Di Masi
La vittoria contro l’Atalanta U23 non solo ha consolidato la “rinascita” dell’Alessandria in questo campionato, ma direi che ha di fatto chiuso l’era Di Masi.
Ora possiamo e dobbiamo solo guardare avanti perché questa è una squadra nuova, che cancella quella della passata stagione, e perché questa è una società nuova che cancella quella cui Di Masi sembrava aver affidato il compito di affondare l’Orso Grigio.
Mi spiace che questo tal Benedetto sia ancora formalmente Presidente del sodalizio grigio, ma è chiaro che questo è il momento di chiudere un ciclo e aprirne un altro: l’ombra lunga di Di Masi e del suo successore può considerarsi chiusa e con essa la telenovela che ci ha accompagnati e resi ridicoli negli ultimi mesi.
Di Masi, ormai, appartiene al passato, ai ricordi e tale deve restare.
Nella bacheca della sua presidenza resta solo una Coppa Italia di Serie C, nei nostri ricordi più belli di tifosi possiamo annoverare la splendida cavalcata in Coppa Italia e la festa per la promozione in B, ma tante, troppe sono le cose che voglio cancellare dalla mia mente, prima fra tutte la brutta avventura di un campionato di serie B gettato al vento per l’incapacità di investire al momento giusto per ottenere la salvezza.
E poi, vorrei cancellare certi campionati che sembravano vinti e che sono misteriosamente tramontati sul più bello.
Per chiudere con la bruttissima vicenda della cessione del club a chi non era sicuramente in grado di garantirne anche solo la sopravvivenza (e non ci voleva un indovino per prevedere questo destino).
Ecco, l’avventura di Di Masi si è chiusa nel modo peggiore, con la dimostrazione che costui, probabilmente, non ha mai capito cosa rappresenta veramente l’Alessandria.
Il mio giudizio su Di Mais, quindi, è negativo e con questo chiudo l’argomento.
Ognuno può ovviamente avere il suo giudizio, ma spero che questo non sia più un motivo per polemizzare tra di noi.
E’ ora di guardare al presente e, possibilmente, al futuro.
Penso che la nuova proprietà sia partita con il piede giusto, che abbia ottimamente evitato di fare proclami e che abbia dimostrato competenza nella scelta delle nuove figure in campo e fuori.
Non conosco Andrea Molinari ma penso che i tifosi dell’Orso Grigio debbano essergli grati, perché ci ha salvati da una situazione che si era fatta veramente molto preoccupante.
Finalmente possiamo chiudere con le accuse, le recriminazioni, le polemiche.
In questo momento, finalmente, c’è una sola cosa che conta: l’Alessandria.
Torniamo tutti al Moccagatta, dimentichiamo il recente passato e riprendiamo a sognare
Massimo Taggiasco
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