Alessandria: all’orizzonte un piano di ristrutturazione dei debiti?
Alessandria – Quale futuro per l’Alessandria? Dopo settimane di silenzio e l’ennesimo deferimento, la proprietà del club piemontese ha voluto, finalmente, parlare, chiarendo alcuni punti sulla situazione finanziaria del club.
Stando a quanto detto dalla società, la volontà sarebbe quella di restare in Serie D ma al contempo sarebbe al lavoro per la ricerca di finanziatori in grado di supportare il pagamento di 1.2 milioni di euro, tra scadenze e fornitori. Un incontro con l’amministrazione comunale dovrebbe, inoltre, tenersi a breve.
Uno studio legale specializzato, la Grant Thornton, è stato incaricato riguardo ai debiti derivati dal passato, circa 2.5 milioni di euro mentre un’altra possibile entrata, ha sottolineato la proprietà, potrebbe derivare dalla rivalutazione del marchio.
Il club ha sottolineato che “La valutazione della società di revisione e organizzazione contabile Grant Thornton, si è sinora basata unicamente sui dati di bilancio passati, mentre non potrà non tenere in considerazione anche le prospettive future del club, così come peraltro raccomandato dall’attuale normativa sulla crisi d’impresa. È vero che la gestione precedente dell’Alessandria ha chiuso con una perdita di circa 2.5 milioni di euro e che molte delle operazioni condotte in prossimità della vendita delle quote da parte di Di Masi, così come nei pochi mesi di gestione di Benedetto, sono state a dir poco “incaute”. Proprio per questo motivo, l’attuale proprietà ha trascorso gran parte della stagione corrente a risolvere le criticità lasciate dalle gestioni precedenti, potendosi solo recentemente concentrare sul futuro del club, certa com’era – e come resta – che l’Alessandria Calcio possa avere una solida continuità prospettica”.
Negli ultimi mesi, come ribadito dal club, sono stati investiti “circa 1.8 milioni di euro per permettere al club di concludere la stagione in corso, cosa che diversamente non sarebbe stata possibile per come la società era stata amministrata dai precedenti gestori.”
L’Alessandria, per evitare la liquidazione giudiziale del club ed elaborare un piano di ristrutturazione del debito si è quindi affidata allo studio fiscale e legale Lexchance “guidata da Heber Caramagna, Amedeo Aramino e Carmelo Quattrone. Si stanno impegnando per salvaguardare la continuità aziendale e garantire il miglior soddisfacimento possibile per i creditori aziendali. Difatti, lo scenario della liquidazione giudiziale (ex fallimento), sarebbe in realtà la peggiore alternativa per i molti creditori che hanno sostenuto – e che continuano a sostenere – l’Alessandria Calcio, comportando significative perdite per questi ultimi a vantaggio dei pochi, se non pochissimi, creditori privilegiati del club”.
In quest’ottica la proprietà ha deciso di depositare un piano di ristrutturazione del debito basato su tre fondamenta:
– dal punto di vista finanziario, la ricerca di nuovi co-investitori, già in contatto da settimane con la proprietà, e l’avvio di azioni di responsabilità contro coloro ritenuti responsabili delle operazioni incaute degli ultimi anni, operazione quest’ultima già avviata in tempi non sospetti alcuni giorni fa;
– dal punto di vista patrimoniale, la conversione in capitale sociale di tutta la liquidità immessa dagli attuali soci, così da patrimonializzare ulteriormente l’azienda, unitamente alla rivalutazione di attivi iscritti a bilancio a costo storico ma con valore di mercato rilevante;
– dal punto di vista economico e sportivo, l’attuale proprietà sta lavorando intensamente per dare alla tifoseria un motivo in più per sentirsi, ancora una volta e ancora di più, parte del progetto “Alessandria Calcio”.