Alessandria Calcio: il tempo passa, il precipizio si avvicina
I conti dell’Alessandria Calcio sono in una situazione molto critica, anzi “drammatica”.
E’ quanto emerso da un incontro tra il sindaco Giorgio Abonante, l’assessore allo sport Vittoria Oneto, e i componenti del dimissionario CdA della società Luca Davini, Francesco Gambino, Marco Gatto e William Rubba.
Il 31 maggio ci sarà un ulteriore incontro tra l’Amministrazione Comunale e la proprietà dei grigi.
L’altra data importante è il 4 giugno, termine entro il quale occorrerà far fronte ad ingenti pagamenti per non incorrere in ulteriori penalizzazioni che potrebbero tradursi in provvedimenti più pesanti, come la radiazione.
Ma cosa c’è di concreto? Per ora, purtroppo, nulla.
Dall’Amministrazione Comunale si precisa: “Ci stiamo muovendo non per altre soluzioni (inteso, “a parte un intervento finanziario dell’attuale proprietà”) , che in questo momento non ci sono. Ma stiamo studiando come si sono mossi i Comuni che hanno dovuto affrontare gravi situazioni per la squadra di calcio di riferimento della città”.
Affermazione che di fatto significa che altri imprenditori, quantomeno con l’Amministrazione Comunale, non si sono fatti avanti e che non ci sono sostanzialmente iniziative in atto per salvare il salvabile.
Del resto, l’impressione è che si sia in una fase di stallo totale, anzi di progressivo abbandono dei grigi al peggiore dei destini nel completo disinteresse ed immobilismo di tutti i soggetti coinvolti.
Da tempo non arriva una buona notizia: dimissioni del CdA, profondo rosso dei conti, rilevanti pagamenti in scadenza, il settore giovanile abbandonato dallo storico segretario.
E il Moccagatta? Le spese sostenute per il rifacimento non sono ancora state saldate. Alcuni paventano la possibilità che l’impianto possa essere dato in gestione ad altri club (in primis la Juventus?) cosa che segnerebbe un’altra pagina nera della storia del calcio in Alessandria.
Del resto non è neppure giusto che siano tutti gli alessandrini a pagare le spese di ristrutturazione e manutenzione dell’impianto.
Insomma, non c’è modo di essere ottimisti: il tempo passa e il 4 giugno potrebbe segnare la fine del calcio in Alessandria. Ripartire, poi, sarà difficilissimo.