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L’Alessandria Calcio 1912 messa in liquidazione giudiziale

Alessandria – Stamane il Tribunale di Alessandria ha emesso una sentenza di apertura della liquidazione giudiziale (procedura che sostituisce il fallimento) nei confronti dell’U.S. Alessandria Calcio 1912 S.r.l., con il presidente del collegio giudicante Antonella Dragotto, affiancata da Roberta Brera e dal giudice relatore Michele Delli Paoli.
Una decisione, questa, che segue l’udienza del 24 settembre durante la quale il Pubblico Ministero aveva richiesto l’apertura della procedura.
A decretare il default una serie di circostanze tra cui i debiti scaduti verso l’Agenzia delle Entrate, pari a 250.622,40 euro, e altre situazioni debitorie e procedimenti giudiziari a carico della società.
Ninni Corda, in particolare, ha avanzato una richiesta di risarcimento per licenziamento illegittimo e retribuzioni non corrisposte, per un totale di 173.000 euro, oltre ad ulteriori 35.000 relativi a salari e Trattamento di Fine Rapporto.
In base a quanto prodotto dalla documentazione, è emerso come la società avesse debiti iscritti a bilancio per l’anno 2022 pari a 5.853.561 euro, con un patrimonio netto negativo di 3.554.339 euro.
E’ emerso che l’Alessandria Calcio era in uno stato di “difficoltà economica irreversibile” tanto da rendere impossibile per la società onorare i propri debiti.
E per il club piemontese diversi erano gli indicatori, tra cui plurimi decreti ingiuntivi, esecuzioni mobiliari pendenti e il mancato pagamento dei debiti verso l’INPS per 122.561 euro. A questo va aggiunto l’erosione del capitale sociale di 2.583.205 euro non seguita da alcuna ricapitalizzazione.
A questo punto è stata disposta l’apertura della liquidazione giudiziale della società, con la nomina di Michele Delli Paoli come giudice delegato e dell’avvocato Marco Ferrari come curatore, quest’ultimo dovrà procedere alla ricognizione dei beni della società e convocare un’adunanza per l’esame dello stato passivo il prossimo 30 gennaio.
Creditori e i terzi che vantano diritti avranno tempo fino alla fine dell’anno per insinuarsi nello stato passivo.
La società dovrà depositare in pochi giorni tutti i bilanci, le scritture contabili e fiscali obbligatorie, oltre alle dichiarazioni dei redditi, IRAP e IVA dei tre esercizi precedenti.