Hurrà Grigi

Quindicinale di calcio e non solo

Notti prima della finale: ho sognato Stellini!

wp_20170826_002Dopo la finale (non) giocata a Firenze contro il Parma l’anno scorso, ciliegina sulla torta di una stagione vergognosa, avevo detto a me stesso: mai più!

Mai più un chilometro per correre dietro a questa squadra maledetta, mai più un minimo di entusiasmo.

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Invece, la malattia è tornata, al solo sentire odore di finale.

1100 chilometri per andare a Viterbo, a vedere una partita piuttosto brutta, ma, almeno, col piacere di una convincente vittoria.

Ma la malattia non era ancora nella fase acuta: tutto sommato. ho vissuto la finale di andata con un certo distacco.

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Adesso, invece, siamo di nuovo in pieno marasma, grazie anche alla febbre da finale che si registra in città e a questa frenetica corsa al biglietto.

I sintomi?

Distrazione, pensiero fisso al 25 aprile (inteso come data della finale), scarsa capacità di concentrazione (sarà l’età?), irritabilità, stati d’ansia ricorrenti.

Il tutto per una squadra che non vince nulla da 45 anni: essere tifosi dei grigi è una cosa sana e sensata? Non credo proprio, ma non oso parlarne col mio psichiatra.

Il sintomo più allarmante, però, è l’insonnia.

Rivedo alcuni tragici momenti, a Milano contro la Reggiana, a Modena col Prato,  il rigore sbagliato da Gonzalez col Prato al Moccagatta. Non un pensiero positivo.

Ma la cosa più tragica è accaduta la notte passata: ho sognato Stellini (fortunatamente, vestito) che emanava, dagli occhi, una strana luce. Poi il delirio e, fortunatamente, la sveglia.

Sono molto preoccupato. Ci sono ancora due notti prima della finale: grigi maledetti.

Coroneremo un sogno dopo tanti incubi?

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