Massimo Brusasco: Con il Salotto raccontiamo Alessandria in modo diverso
«Visto che siamo in un ambito sportivo e mi sto rivolgendo a tutti i tifosi grigi, vorrei sottolineare che anche l’amico Andrea Antonuccio (mago nel senso vero e proprio del termine, in quanto davvero abile ad esibirsi in splendidi giochi di illusionismo, nonché numerologo e nel recente passto compagno di avventure radiofoniche insieme allo stesso Brusasco, ndr) ha sempre cercato di giocare in porta, ma io sono stato sempre molto, ma molto più forte! E parlando in modo specifico dell’Alessandria, mi ricordo una squadra fortissima, allenata da Melani, con una difesa impenetrabile, che infatti poi vinse il campionato. Io e il mio amico Marco avevamo fatto un abbonamento in ‘torretta’ (grazie agli sconti fatti per le scuole), ma nelle ultime gare decidemmo di non andare più allo stadio: quella squadra vinceva molto spesso – quasi sempre per 1-0 – ma, sinceramente, giocava davvero malissimo !»
È stato questo uno dei divertenti aneddoti ad aprire la bella chiacchierata fatta con il popolare giornalista alessandrino, oltre che presentatore nel corso dell’inaugurazione ufficiale della stagione 2014/15 dell’Alessandria Calcio avvenuta in Piazza Duomo alla vigilia dell’inizio del campionato. Non poteva mancare, però, anche un pensiero sull’esperienza di lungo corso riguardante il ‘Salotto del Mandrogno’, il talk show che da tanti anni si svolge al circolo Casetta di Via San Giovanni Bosco. Per la cronaca, la serata dello scorso 15 ottobre (centesima puntata) ha inaugurato la 13ª edizione. Come si può leggere direttamente all’interno della pagina del sito www.massimobrusasco.it «era il 22 ottobre 2002 quando cominciò la grande avventura. Ospiti di allora furono Dino Crocco, showman e giornalista particolarmente attento ai ‘casi umani’; Cesare Miraglia assessore alla viabilità; il suo predecessore Dario Pavanello; Marco Canepari, poeta dialettale, ex guardia provinciale e autore del libretto ‘La vendetta del Tanaro’ dedicato all’alluvione; Claudia Ferrari, reduce dalle selezioni per diventare ‘velina’ di ‘Striscia la notizia’; Tonino Iorio, fisarmonicista solito esibirsi nelle pizzerie e nei ristoranti. Anche il parroco di San Michele, don Ivo Piccinini, portò una testimonianza. In sala, tra gli altri, il sindaco Mara Scagni, il vicepresidente della Provincia, Daniele Borioli e molti assessori. Il commento musicale era affidato a Domenico Solio».
Ma sentiamo il parere direttamente del ‘padrone di casa’: «In effetti il Salotto continua ad essere sempre un appuntamento molto esaltante: in particolare per la partecipazione del pubblico, naturalmente, che continua ad essere numeroso e non ci abbandona mai. Credo che ogni volta si riesca a fare un piccolo miracolo a raccontare Alessandria in un modo diverso: ridendo… scherzando… ma dicendo anche cose serie. Presentando libri, parlando di musica e tanti argomenti,che trovano senso in due ore e un quarto di spettacolo proprio per la varietà, per questa ‘sinusoide’, come direbbe Bonolis… (Ridiamo entrambi, ndr.) …Beh, se lo dice Bonolis lo posso dire anch’io, no? Anche perché, nel corso delle serate, ci sono degli alti e dei bassi che credo siano proprio la ‘ricetta’ del Salotto, con tutto il contorno di musica, interventi del pubblico, ecc. Insomma, cerchiamo di essere sempre aggiornati su ciò che succede: non solo ad Alessandria ma anche al di fuori della nostra città…»
Come ad esempio nell’ultima puntata della stagione appena trascorsa (in cui sono stati ospiti, tra gli altri il Sindaco Rita Rossa e l’ex calciatore Stefano Civeriati – nonché attuale Allenatore dei Giovanissimi Nazionali grigi -), in cui l’argomento principale è stato il Brasile con le sue mille sfaccettature, dato l’imminente inizio dei Mondiali di calcio che di lì a poco si sarebbero disputati proprio nella nazione sudamericana. In quella circostanza, Massimo ha indossato anche, con la consueta disinvoltura e autoironia, una maglia della nazionale italiana molto ‘personalizzata’ («Costa 25 euro più la scritta ‘Brusasco’ sul retro. Non vi dico dove l’ho comprata, ma è che chiaro che si vi chiamate ‘Fo’ costa un po’ meno»…).
A proposito di calcio, non poteva mancare un altro aneddoto tragicomico riguardante i grigi, che Massimo ricorda sempre con un misto di nostalgia e simpatia: «Sì, è vero: non potrò mai dimenticare un Alessandria-Pro Vercelli di un po’ di anni fa. C’era un gran caldo e un altro mio amico, anche lui di nome Marco, aveva una grandissima preoccupazione: quella di ‘mettere la macchina all’ombra’. E infatti mi convinse a parcheggiare la vettura sotto gli alberi, ma lontanissimo: addirittura oltre il vecchio ponte che andava in direzione della Cittadella, a costo di farci almeno tre chilometri a piedi… Alla fine ci fu un diluvio pazzesco (mai vista una pioggia così violenta!) e, beffa delle beffe, i grigi poi persero la gara a tavolino. In effetti, a suo modo, è stato un avvenimento storico, visto che fu schierato un giocatore di nome Valeri che invece non avrebbe dovuto scendere in campo perché squalificato. Ma al Segretario dell’epoca Coscia evidentemente questa cosa sfuggì e, quindi, il risultato finale della partita venne modificato. Tirando le somme: acqua, vittoria (anzi, illusione della vittoria!) e sconfitta a tavolino… Peggio di così!»
Venendo al presente, invece, fa piacere sottolineare come sia tornato davvero molto entusiasmo intorno ai colori grigi, come ben testimoniato anche dalla presenza numerosissima dei tifosi nel corso della presentazione ufficiale della stagione, condotta proprio da Brusasco lo scorso fine agosto… «Sicuramente! Abbiamo molta fiducia nel lavoro che sta svolgendo il presidente con il suo staff: peraltro Luca Di Masi era stato uno dei possibili ospiti di quella puntata citata prima, quella dedicata al Brasile e all’imminente Mondiale che si sarebbe svolto di lì a poco. Ma credo che in quel periodo fosse già partito alla volta di Brusson, per ultimare gli ultimi dettagli relativi a quella che poi è stata effettivamente la sede del ritiro estivo dei grigi. Ovviamente, per il Presidente le porte del Salotto sono sempre aperte… anzi, sono spalancate!»