Andrea Belotti, il Fauno d’Oro
Andrea Belotti, “il Fauno Doro”: nomignolo nuovo di conio appropriato per il giovane calciatore originario delle Valli bergamasche oggi definitivo nelle Alpi al ‘Delle Alpi” supera di tre ‘spanne’ lo statico Bergman-niano“Settimo Sigillo”. Oggi folgorante, strepitoso con trascinatorio determinismo. Il risolutivo gol ‘apposto’ quasi alla fine dello scorso campionato’ scolpisce il ‘decimo sigillo’ nella classifica dei cannonieri.
Nell’attualità invece inizia a suggellare la classifica cannonieri, ci sono i presupposti. Con la piena maturità si porge ed erge come indomito trascinatore per un Toro che riteniamo si debba ricordare anche per il domani alla stregua dell’irraggiungibile Team dei Mazzola & Comp. e col il ragguagliare – se non superare – l’ultima stagione – periodo d’oro – dei Graziani e Zaccarelli di Mr. Giagnoni. Glorie assolute. Nei secoli a ‘remember’.
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E, non è poco – dopo un’annata del tutto avversa e controversa – per variegate e sfortunate circostanze.
Andrea Belotti ‘così lancia un ‘cali-brato’ urlo liberatorio salvando pur anche l’Onore e la leggenda del Toro con ‘de-fatigante’ pesantissimo personale Onere’. Abbraccia il concetto:
<Ognuno di noi ha un posto da colmare in questo mondo, ed è una persona importante per qualche aspetto, che abbia scelto di esserlo o meno> Kathniel Hawthorne.
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E, facendo tesoro di quanto ha detto Albert Camus: “La libertà non è altro che l’opportunità di migliorarsi”. E, “Fiat Lux”.
Infortuni, incomprensioni, sfortune ed errori tecnici lo hanno sovrastato. Mai però risulterà affranto e ‘scomposto’ per quinte-essenze agonistiche. Si rinfranca, si ricarica anche con l’aiuto dei ‘Big’ in Squadra, dichiarandosi sempre pronto per affrontare le mille fatiche. Non Gli mancherà il Mondiale: per Mr. Mancini ormai è una sicurezza indiscutibile e potrà essere la vera definitiva ‘rivelazione’ per il tempo immediato.
‘Andreino’ adottato dagli intenditori di calcio, non abbandonerà la nave che ha ritrovato con un passo regolare dopo aver attraversato una travagliata intensa ‘procellosa tempesta’.
Le acque non sono più agitate.
Paolino Pulici con sagace intuito lo ‘investe’ di regale nobiltà perché ri-suoni la carica per la continuità del Sogno Granata: divenutone l’Alfiere.
Torna alla grande il nostro Genio calcistico. Oggi, la Squadra guidata dal sagace Walter Mazzarri – desideroso di prendersi delle rivincite – inizia a tracciarre un adeguato vincente intelligente percorso tattico a tratti interrotto. Nulla che possa ‘abbattere il Toro’, il Torino si rialza sempre, l’anima indomita prevale.
Il Toro ‘tranchant’ si scrolla – abitualmente, sistematicamente – di dosso con portentose ‘impennate’ ogni ferita e riprende a correre.
Con l’ultima tripletta – preme ricordare – si propose ‘goleador’ in stile Ronaldo. L’impresa giustifica l’azzardato paragone. Oggi si propone come detentore di ‘doppiette’. Ronaldo ‘impallidisce’ e applaude da par suo.
Quelle vere e uniche doppiette che piacciono a grandi e piccini. La propensione alla non arrendevolezza partita dopo partita è una sua caratteristica ‘semantica’ oltre che somatica.
Belotti con l’appellativo di ‘Fauno Doro’ traendo spunto dalla Mitologia classica viene inteso come strenua atletica divinità calcistica, disegna il ‘quadrante’ per un ottimo buon ‘Campale raccordo’.
‘L’alternanza’ della squadra ora forte, poi ‘Levantina’ aveva propugnato una certa irregolarità ma oggi la regolarità diviene norma. Niente è più bello del Cielo che …”.
La Squadra ha attimi di suprema ‘Vitalità’ non ci sono più stelle cadenti.
Dopo il ‘mirabile’ gol al Sassuolo venne paragonato al mitico Silvio Piola. Tanto da vincere il prestigioso Premio della Gazzetta.
Gioca a tutto campo recuperando palloni in difesa, in stile con il ‘canzonato’ atteggiamento di ‘una vita da mediano.
- Falque c’è: lo conforta in ogni momento. Rincon lo sostiene a pieni polmoni.
Ci piace annoverarlo tra le ‘Figurine Parlanti’ come il folgorante mitico Riva che sembra volergli o dovergli passare d’ufficio il ‘Testimone’.
I ‘nomignoli’ come ‘Abatino’, ‘O Lione fiorivano e si ‘generavano’’ armoniosamente tramite ‘chiosante’ ‘penna’ di quella inimitabile Stirpe di narratori del calibro di: Brera, Arpino, Barendson, Beppe Viola, Ormezzano, i due Gianni: Mura e Minà ed oggi dal ‘preponderante Gianmaria Zanier: già ai vertici del grande Giornalismo scritto e parlato
I calciatori del Torino anni ’50 – testimonianza diretta tramandata – si recavano allo Stadio per gli allenamenti a bordo della bicicletta. Lo ‘spirito spartano’ verrà tutt’oggi confermato.
I cugini zebrati della ‘favolosa’ Juventus invece erano ‘caracollati’ a bordo di ‘lussuosi’ e luminosi mezzi di trasporto.
Oggi il Torino Calcio può benissimamente competere ad ‘armi pari’ con la ‘plus-pluri’ blasonata cugina Juventus. La Gioventù torinista torna protagonista.
Del giovane 26enne Andrea Belotti: come classico ‘centravanti’ stile anni ’60 e ’70 il Torino e la Tifoseria ne va fiera. I suoi ‘servigi’ composti da talento e capacità uniti al saper fare ‘spogliatoio’ e per l’innato attaccamento ai colori ‘Granata’ lo rendono idoneo e meritevole (quasi) indispensabile al Club.
La Dirigenza del Toro si è imposta la sacrosanta ‘moda’ di ‘accasare’ giocatori legati ai colori ‘ Granata’ come se indossassero una seconda pelle.
Così come fece Dino Viola l’indimenticato Presidente della ‘Magica’ che ‘creò’ di sana pianta una temibile Roma capace di competere da pari a pari con squadre ai vertici del Calcio.
Non sbagliò, intuì la metodica e i risultati si concretizzarono.
Un novello ‘Paolo Rossi’ il nostro amato Andreino e forse più prolifico in quanto – a differenza di Pablito – dotato di un fisico più esuberante ed atletico.
Il giovane calciatore ‘non errante’ ha scelto di dedicare ‘anima e core’ al Torino.
Con Baselli e Rincon, e la riproposizione e riscoperta di De Silvestri (occhio anche a Berenguer) forma una intelaiatura d’attacco di tutto rispetto.
Una cambiale in bianco in mani ‘Cairesi’.
Una “Figurina Parlante” in Onore di Belotti era stata programmata, oggi la proponiamo: una ragione dovrà per forza esserci altrimenti non ci saremmo scomodati.
ANDREA BELOTTI
Alla stregua più qualificati centrali
centravanti punte che dir si voglia
brama forsennata manifesta
impertubabile volontà il desiderio
‘Vocalist’ spronando la carica suona
nei più bui e burrascosi momenti
scolpendo Auree Pagine
Il “Fauno Doro”
A squarciagola ‘Argomenti’ a pieno Titolo
tra Centrali ed epici Centravanti
fatidico Ruolo prorompente e vitale
trascinatore erge e porge Valori
da tempo interiormente preventivati
dai più osannato e non meno decantato
Incanti la scena in lungo e largo
scorrendo sè precoce veloce vorace.
Propizia dovizia passa all’incasso
Come lo fu per la Lupa anche per
il Toro son finiti i tempi cupi
Il fremito di vita nell’agone lo impone
a pieni polmoni nel mag(g)ico rettangolo
di gioco avvolge ravvolge ripiega e risolve
rinfranca ri-carica insedia volitivo Torello
insorgendo non plus ultra modella e guida.
Dai gorghi difensivi elimina ostacoli
superandoli pur anche in Pruzzo ‘Style’
con spruzzi d’intensità simil ‘bicycle’
Apre aureo filone or o mai ricco ciclo
Alle porte Rivincite Rivalse
versus ogni altro Rivale
da tempo mirato voluto cercato
ostinatamente con le ricche Menti.
Capi teleguidati da illustri campioni
del tempo trascorso ma sempre in cors(i)a
Un Corso d’opera fecondo ostenta
estendendo ottimi frutti per Tutti.