Hurrà Grigi

Quindicinale di calcio e non solo

Rodrigo Sebastién Palacio

palacioLE FIGURINE PARLANTI

 

Continua a leggere l'articolo dopo il banner

Rodrigo Sebastién Palacio

 

di Antonino Freni

Continua a leggere l'articolo dopo il banner

 

<“Din Don Dan” >, ‘D’in su la Vetta di una Thoir Novita’, s’ode il “rin-tocco” di un ‘dondoncampa(le)nante , proveniente dalla Compagnia calciante della Squadra di Campagnaro and Co. che piega ogni avversario e spiega il buon momento dell’Inter. E, chi meglio di Rodrigo potrebbe interpretarne la parte. Infatti in ‘vivida diretta‘ come dimostrano (inter-connese) segnalazioni tifoiedee  ( a far goal ) c’è: e, risponde lui il nostro:   ‘Don‘: “DonRodrigo: Rodrigo Sebastién Palacio su Tutti ora più che mai. E, Senza Ombra di Dubbio sono state Smentite – con assoluta certezzatutte le “emerite” Cassandre in cross-ing‘ che vedevano e volevano l’Inter vittima sacrificale di turno della Zebra bianconera torinese.

Ancor oggi: con il forte Genoa dell’ex Gasperini: un’altra bella vittoria  che: visti gli inaspettati  risultati al momento raggiunti sembra essere  – la probabilissima – candidata agli ‘Oscar d’Italia’.

Interamente  proiettata in alto  per ben figurare prossimamente nei Tornei Europei con la più che ‘Verità RivelataSassuolo di Acerbi e di Berardi e di Eusebio in prima persona.

 

Vittoria assolutamente netta sotto ogni punto di vista con gol dell’ancora settimanalmente ‘Re-di-vivo Palacio‘.

Oggi giunge il momento di celebrare questo ragazzo di ‘oriunde’origini argentine-e’ atteso e seguito lungamente in questo ultimo periodo dagli osservatori più attenti.

 

L’inter passa indenne  dall’ Olimpico uscendone vincitrice morale nel Derby d’Italia e come dicevamo col Genoa si coglie l’Optimum.

L’ Internazionale nelle ultime quattro partite  ‘cianin cianin‘   prende il sopravvento prendendo ‘coi piedi‘ e con il cervello ‘ben rodato‘ le redini del gioco moltiplicando a  proprio favore con deliziose  manovre preparatorie   un soddisfacente   pieno bottino – o quasi –  ogni domenica contro Grandi e Piccole Squadre.

 

 Punteggio pieno e tondo nel suo insieme  non raggiunto  – per pura ‘sfortuna’ e –  per mancata tempistica ‘off-limit’ nelle molteplici azioni da goal non concretizzate  anche per millimetrici errori.

 

Campioni emersi, affermati ed emergenti di particolare spessore calcistico: in primis: Palacio e dopo il Derby d’Italia JuventusInter dobbiamo ragguagliare  d’ufficio anche se non Interisti: VidalTevezPogba ai cui si unisce per ultimo  il campione del mondo Podolski che sta dando peso e tono e autorità all’ Attacco milanese.

 

La sua ( roboante teutonica )  presenza si fa sentire. Seguirà: ‘stupefacendoci a stretto giro di goal – in ‘sommo(mo)vimento’ il nuovo o i nuovi acquisti nella Figura di…. A Voi le valutazioni del caso.

I Lavori in Corso

hanno preso inizio – con i Loro Suadenza -: Palacio e Nagatomo in prima battuta: Rodrigo e Yuto che sono  ritornati  più forti e convinti e quel che contava: convincenti, decisi e decisivi ancora una volta per far riemergere dai ‘fondali la grande Inter ‘ri-pescata‘ e ri-valutata col rientro di Mister Mancini. Con la ‘Juventude‘ entrambi fuori per indisposizione fisica o altri impegni,  ma: con Podolski si inizia a ballare una nuova Pol(s)ka e  questa volta i preziosi Tacchetti di Vidal e i Tocchetti di Tevez sostituiscono brillantemente i ‘Tacos del Trenza e le Danzette del piccolo nipponico Yuto.

 

 La Svolta  prende inizio pareggiando con la fatidica Lazio: quell’ “Ella fu siccome...” di un infausto cinque maggio che non ‘consacrò‘ ( purtroppo ) la Squadra meneghina campione d’Italia. L’esordio del   giovane Bonazzoli ci  ricorda linearmente il Paolino Rossi e le utilissime indicazioni dalla panchina risulteranno determinanti per il risveglio interista. L’ invernalegreen glacè’ riscaldato dal numeroso pubblico inaugura una nuova Stagione con l’arrivo di Roberto Mancini  con il raggiungimento di   una mentalità vincente. Cambi oculati e determinanti con le migliori scelte possibili del momento. ‘Mancio‘ entra nel cuore dei Milanesi ma anche in quello di altri Sportivi. Anche noi che stiamo scrivendo non apparteniamo a quel Ramomilanesiano‘ però sappiamo apprezzare quando occorre. Mancini discende  dalla Stirpe ( che fa riferimento )

per i tipi‘   al Carletto Ancelotti per la sagacia e la padronanzapsicofisica‘ che mostra  ‘in-erigendocapolavori.

 

 Mourinho risultava arrogante e sempre  vincente ma non estremamente simpatico. Mancini calmo e serafico e riflessivo e per nulla saccente e stra-facente ci piace per l’aplomb italoinglese acquisito nella sua ancora giovane carriera.

 

Con la Lazio, Palacio ritorna al gol decisivo, lanci lunghi e brevilinei, passaggi smarcanti a tutto spiano e a tutto campo, un vero e proprio Regista, il nostro Robertino Mancini  così lo ‘reinveste’.

Con il nuovo Coach al Comando ci soffermiamo sulla Loro Suadenza: le due o tre Figurine appe(n)na accennate.

Dato per malato “incurante o immaginario” contro il Genoa Rodrigo Palacio scende in campo contro ogni benevola e positiva aspettativa e la sua prova – guarda caso –  risulterà abbondantemente magica e determinante. Assesta con stupendi ‘assist così: un atteso ‘Colpo di Teatro‘.

 

Il brillante Don Rodrigo Palacio ripropone  i “Tacos Lejanos”: pungentilegnate‘ inferte con formidabili colpi di Tacco in punta di “Spillo”che ricordano  con inter-ezza altri ‘Fausti Fasti‘.  Quell’ Alessando Altobelli detto “Spillo” considerato l’Ago pungente per eccellenza dell’Internazionale Ambrosiana. Per questi rilevanti approcci  sia con   alti o  bassi rendimenti la “Pazza Inter Amatasarà sempre amata

 

Prendiamo spunto da un divertente film di Pedro Almodóvar – ‘Tacchi a spillo’ – (stravagante e formidabile la recitazione di Miguel Bosé nella circostanza) e continuiamo ad abbinare ulteriormente    le  “Danzette”   di Yuto Nagatomo ai colpi di  “Tacos” di Palacio.   Accostiamo  il tutto e raggiungiamo il bonomobinomio di “Tacchi & Danzetti” per rendere scorrevole  al meglio una piccola contingente riflessione calcistica.

 

Una vera e propria  “Ballata” di  ‘Nick e Bart‘ o meglio di ‘Palacio e Yuto‘.

Con il tocco di tacco e con la danza sul ‘green carpe-t’ “diem”  ricordiamo – per estensione – Storia, Cinema e Musica.

Nel panorama calcistico che fu o che è: coloriamo il presente  variegato mondo del football con le ri-ri(ni)nomate prestazioni dei:

Cabeza Blanca, Rombo di Tuono, O’ Lione, La Mano de dios, El Tractor, Bonimba: La Bomba, il Poeta del Gol, i Gemelli del Gol e i Fratelli ‘gol-iardici’ tutti e   il ‘Tacco di dio’ dell’indimenticato Socrate-s: il filosofo dei nostri anni ruggenti. E, ancora: Il colpo di testa di Charles: il Gigante Buono, i tunnel di Sivori, la potenza di Luis Vinicio e le bordate imparabili di Di Bartolomei (eroe dei sogni  ‘Noantri’ ) le acrobazie in rovesciata di Pruzzo altro O’ Rey anche se solo di Crocefieschi, oltre l’unico e stellare Pelè:  O’ Rey in assoluto.

 

Le formidabili geometrie di Suarez, le ‘foglie morte’ ma sempre vive di Corso e la Danza – questa volta –  classica  di Paulo Roberto Falcao; assimilabile all’inchino di Yuto Nagatomo; le mirabolanti parate dei Dino Zoff e dei portieri tutti dalla A alla Zeta compreso  l’indimenticato Adriano Zanier (Reale Leggenda semprevivente nel Cuore dei Tifosi Grigi ed in particolare di tutta la Redazione Sportiva di “HG”). < ‘A.Z.’ un Number One >.

 le strenue resistenze a centrocampo del solido  e solito Giovanni Lodetti sempre in ‘signature’   “Lodato” (già in Figurina)  per dare  spazio e scena  al Golden Boy. E, gli scatti di Domingo sulla fascia; e le folate di Cavallo Pazzo il grande  Luciano Chiarugi.  

 

Dopo il ‘Divin Codino’, Roberto Baggio: il ‘Codin di Tacco‘: Rodrigo Sebastién Palacio con un formidabile ed imprevedibile  colpo di tacco va quasi sempre  in gol mostrando la propria specialità in un  campo  i n t e r n a z i o n a l e  che solo l’Inter sa ‘s-foderare‘.   Spettacolari gol finemente elaborati con un tocco ‘Post-Socratico-s‘.   Palacio entra a buon diritto tra i Miti. Oggi non più ( solo ) fertile e prolifico goleador, ma fine  ed autentico Uomo Regia – avanzando con gli anni – capace di smarcamenti sinuosi e flessibili davvero eccezionali. Altri campioni come Menez e Peres Flores si allineano a questo ordine di idee con ammirate  invidiabili prodezze.

 

L’amore verso l’Inter con la vittoria sul Chievo è stata provvidenziale. Moratti lancia e lascia all’Inter   il suo ‘imprimatur‘. E le scelte sembrano  prendere la giusta Direzione. Con Thohir e il Palacio eleviamo una nuova Torre (non d’ avorio) ma solidamente – saldamente “Thohiriana” sul Palazzo non di vetro o di cartapesta. Il richiamo di Mancini alla guida è un buon segnale.

 

Ricordiamo anche lo  splendido Vidal con il suo prezioso ‘ricamocrestatocesella la conclusione  del  bellissimo gol juventino con uno spettacolare colpo di tacco.

E le meraviglie non finiscono qui.

 

Nella Civiltà e nella Cultura ClassicaIl pensiero senza parole è il nulla”. Nel  ( più profano )calcio: “L’azione senza il gol è il vuoto”.

 ‘Don’ Rodrigo  lo sa benissimo non  ci pensa  (manc-i-o) un attimo nel rispondere  a dovere  ‘ogni domenica benedetta domenica’   Intenzionalmente: Inter-nazionalmente.

 

Il Film < “T & D” > è stato annoverato ( a suo tempo ma continua  ancora  oggi )  tra le più auree magistrali pellicole dirette dal prodigioso  regista Giuliano Montaldo.  le Musiche dell’incommensurabile Ennio Morricone e la  voce inconfondibile  della mitica Joan Baez (il nostro sogno) “sublimano” ‘stratosfericamente‘  il “Dire Straits”.

 

A t t o r i:   protagonisti assoluti e insostituibili interpretimagistralmente – all’opera sfoderano la loro più estesa espressività artistica. Gian Maria Volontè e Riccardo Cucciolla: immaginate! E, potrete.  La pellicola  commuove a spada tratta i grandi ‘aficionados‘ del film d’autore.

 

Chi assisteva ai grandi capolavori di quegli “Anni Formidabili” constatava e presagiva un futuro esclusivamente radioso del mondo del Cinema.

Oggi, continua a sopravvivere (miracolosamente):  resistendo a   < Preponderanti Forze > “dissimilculturali”  avverse. Ricordate il focoso invito di un ‘Grande Statista‘ del nostro tempo con: “Taglia, taglia Collega Ministro” il “F.U.S”  – urlato a squarcia gola e  a tutto spiano –  a questa “Èlite” di ‘merce-nari’  (per usare una metafora e non essere volgari). E, di rimando: ‘S’odeva’uno squillo di ‘tromba’ –  un’altra voce ‘sinistra’: pardon ‘ministra’ che annuiva ricalc(ol)ando la dose, con: “Con la cultura non si mangia”. Il  Tutto un dire fu.

 

Sono i movimenti in falsetto che preferiamo pre-figurare nel nostro ‘Stra-divari-o

redazionale offertoci in “comodato” e, continueremo finchè ‘peste non ci coglierà‘ : a ripetere e proporre le migliori cantalenanti Figurine Parlanti.

 

Non ci occuperemo di Burles-que, di Sberleffi ma ci piacerà sempre parlare del bello del nobile e del piacevole.  Le ovattate raffigurazioni a raffica su < HG > consentono questo bellissimo gioco di parole dopo il  riempimento delle nostre serate allo stadio prodighe  di autentiche ceste stra-colme di ‘Gesta‘ ‘P(r)edatorie” capaci di sconfiggere la solitudine e l’apatia di questi tempi che la Politica riesce suo ‘buongrado’ a regalarci con ricca dovizia di mestizia e tristezza.

Tassativamente: Tasse su tasse. ‘El Trenzaminimizza gli sconforti del momento illuminando la scena con il suo originale codino. E, domani chissà una bella vignetta su Sebastién sulla ‘Rosea Gazieta‘ ci farebbe piacevolmente sorridere.

 

 

RODRIGO SEBASTIÉN PALACIO

con l’accordo e l’accompagnamento di

Yuto Nagatomo (già in figurina)

 

Segue a stretto giro di tacco il divin codino Baggio

non disperdendo i talenti del prodigo figliol

entusiasmante e tuttora sempre presente

Rodrigo Sebastién Palacio

continuamente imperversa assillante l’altrui paratia.

 

Seguon nel derby in Loro assenza a mostrar autentica Gloria

Tacco di Vidal Tocchetto di Tevez flessuoso flusso tecnico di Pogba.

 

Lo noti danzante a Collo  Pieno col-lo Yuto Nagatomo

flautano ovattate danzette nell’aero rigor avverso

gran fiuto del gol e grande fluttuante profumo d’intesa

sulle fasce laterali o nell’incunearsi centrale

sotteso e atteso per la fulminante conclusione.

 

Da un momento all’altro il flusso in zona ascensionale

voluttuosamente calzante a pennello senza essere a Formello.

Nella partita con la   Lazio ennesima prova di appello

gol pennellato e dipinto a pastello

occasione da prendere al balzo per un perfetto decollo.

 

Sempre in forma Don Rodrigo El Drito

Y que viva siempre el Sebastién.

 

Tersa densità luminosa quel centrattacco col gol di tacco.

La serpentina il sombrero la semirovesciata la sforbiciata

alla Joe Healyheavy gol‘ dell’anno che compleanno

a fine d’anno e inizio anno la Perla di Palacio

parla a tutto campo trans-inter-nazionale in fase crescente

nell’ Inter reducedal prezioso e col Genoa all’iperbolica

in tutti sensi squadra milanese non milanista

amore a prima vista.

Con i “Tiri Mancini” viene riscoperto in gran Regia.

 

La Torre Thohirina roccaforte è in  fase crescente

inve’ leggermente calante l’altra sponda meneghina

lontana dalla folata delle squadre torinesi e la capitolina.

 

E d’in din su la vetta della Thohir novita

l’Inter assurge a nuova vita vitalità espressa

mai repressa sempre rinasce e fiorisce

anche nel triste e malinconico inverno

l’Inter esce dall’Inferno sempre pronta e sprone

a soddisfar il popolo interista in ogni angolo e pista.

 

Un travaso di linfa vitale per la “Po-dol-ski” secolare.

 

 

 

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *