Un buon segnale dalla prima uscita dei Grigi!
Clima surreale al “Moccagatta” in occasione della partita amichevole fra due formazioni, quella dell’Alessandria e della Sampdoria, ancora a corto di preparazione. Sono gli stessi allenatori, a fine partita, ad ammettere che al massimo i “ragazzi” (come li ha chiamati Ranieri) hanno sessanta minuti nelle gambe e poi via via, sempre meno, fino all’ingrippamento completo. Forse è stata proprio questa preoccupazione a trasformare totalmente la Sampdoria a dieci minuti dall’inizio del secondo tempo, con una squadra più simile ad una “Beretti” che ad una rappresentativa di Serie A. E questa scelta, alla fine, è stata pagata, a vantaggio dell’Alessandria, con il pareggio finale (a tre minuti dal termine), realizzato dal giovane Niccolò Poppa, abile a sfruttare una leggerezza di Regini. Per la cronaca c’ erano 525 gli spettatori sugli spalti e, seppure in modo innaturale, hanno provato a ricreare le atmosfere da stadio vero. Si è passati, infatti, dal “tonc – tonc” iniziale delle pallonate, di cui si distingueva la sonorità mista alle voci dei giocatori ad una serie di timidi accenni di incitamento, da ambo le parti. Pure gli “sfotto’”, che non sono mancati, avevano qualcosa di ridicolo e “fuori posto”, per cui ha preso gradatamente piede un religioso silenzio, cercando di interpretare al meglio i vari momenti della partita. L’avvio è stato soprattutto dei Grigi con il nuovo acquisto Parodi (tornante sulla destra) e il motorino-ovunque Chiarello in buona evidenza. Peccato per i troppi svarioni difensivi dei Grigi, che hanno permesso al 10’ minuto di passare in vantaggio alla Sampdoria con un giocatore lasciato colpevolmente libero. Tra l’altro non si trattava di uno qualunque ma….del più volte nazionale Quagliarella. Distrazione doppiamente colpevole. Comunque la partita è ripartita su buoni ritmi, con l’Alessandria ben disposta a centrocampo e solitamente pronta a ripartenze veloci. Buono il lavoro di Sulijc, Di Quinzio e, parzialmente , di Eusepi che, evidentemente non è ancora al meglio della forma, specie per velocità e leggerezza dei movimenti. Comunque sarà proprio lui, in una delle molte proiezioni in avanti, a procurarsi il rigore del momentaneo pareggio, magistralmente realizzato dallo stesso Umberto “core grigio”. All’inizio del secondo tempo si è vista la ripetizione di inizio partita, con fiammate da entrambe le parti, con la solita dormita che ha permesso, di ripassare in vantaggio alla compagine ligure. Questa volta è Bonazzoli, liberissimo, a realizzare di testa da due passi con un incolpevole Crisanto a far da spettatore. Sembrava l’inizio di una goleada ligure invece, dopo il gol, si è assistito ad una partita differente, con un graduale spegnimento dei sampdoriani e maggiore iniziativa grigia. Sarà però dall’ennesima disattenzione in fase difensiva che si risolverà la partita: questa volta a favore dell’Alessandria. Siamo al minuto 84 ed è il momento del portiere Crisanto. Sono sue due paratone fondamentali, prima su tiro ravvicinato di Quagliarella, poi su una staffilata destinata all’incrocio dei pali. In tutte e due i casi ha salvato il risultato e forse ha dato una ulteriore spinta per il pareggio finale dei Grigi. Infatti, giusto tre minuti dopo,da una delle tante azioni in “giro-palla” veloce appena fuori dall’area blucerchiata è scaturito il lancio giusto per Poppa che, grazie ad un errore di uno dei giovani entrati a metà ripresa, non ha avuto difficoltà a depositare in rete, per la felicità dei (pochi) spettatori della “Nord”. L’allenatore Gregucci si è detto soddisfatto a fine partita ed ha elogiato un po’ tutti. Certamente ha avuto conferme dai giovani Poppa, Macchioni e Gerace verificando, al contempo, l’affidabilità già di alto livello di veterani quali Sulijc, Chiarello, Prestia, Cosenza e Gazzi. Se il buon giorno si vede dal mattino…. pare che ci si possa aspettare qualcosa di buono. Alla prossima.
Pier Luigi Cavalchini
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