Continuano i disservizi di Eleven Sports. I tifosi si lamentano per l’interruzione di Olbia-Alessandria
Continuano i disservizi per gli abbonati di Eleven Sports. La partita di sabato tra l’Olbia e l’Alessandria, vinta dai Grigi per 1-2, infatti, si è interrotta al minuto 88 e chiunque provasse a ricaricare la pagina vedeva solo i primi 35 secondi dell’88’. Ciò avveniva sia con i browser che con le smart tv e i vari device.
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Il servizio clienti, sabato, in chat a noi ha risposto che consigliavano “di riavviare la connessione, ricaricando in seguito la pagina“. Peccato che ciò, come era ovvio, non abbia risolto il problema. Chi, invece, si era abbonato al canale YouTube, però, poteva vedere perfettamente la partita. Quindi il problema era legato alla loro piattaforma.
Sui gruppi dei tifosi dell’Orso Grigio le lamentele erano all’ordine del giorno.
Problemi si sono riscontrati anche in alcune partite di ieri. Sarebbe ora, allora, che la Lega Pro intervenisse per chiedere un servizio degno delle squadre professionistiche e per tutelare i tifosi abbonati che, infatti, meritano di essere risarciti.
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Vogliamo, però, informare gli abbonati alla piattaforma che l’associazione Codici, che da 30 anni tutela i consumatori italiani, ha avviato contro la società di streaming una class action per chiedere il risarcimento degli abbonati.
“Centinaia di segnalazioni, utenti infuriati per i continui blackout. È la situazione che ha contraddistinto le ultime settimane di Eleven Sports, la piattaforma streaming che ha in palinsesto diversi eventi. Tra questi, la Serie C di calcio e la Superlega di pallavolo, i campionati oggetto dei reclami più numerosi a causa delle improvvise interruzioni della diretta. L’associazione Codici ha raccolto il malcontento degli abbonati, si è schierata al loro fianco inviando una diffida alla società ed ora ha deciso di fare un ulteriore passo. Nonostante le promesse e gli impegni della società – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – non ci sono stati miglioramenti evidenti, anzi c’è ancora chi segnala problemi di visualizzazione. Sinceramente crediamo che si sia superato abbondantemente il limite. Per questo abbiamo deciso di avviare una class action. Riteniamo, infatti, doveroso rimborsare e risarcire gli abbonati per i disagi subiti, per un servizio che si è rivelato un disservizio”.