Non capite? La colpa è di noi tifosi!
Voglio confessare una cosa: quando ho visto il risultato di parità tra Pro Vercelli e Como, in cuor mio, ho pensato che forse questa folle rimonta si sarebbe potuta fare.
Evidentemente, dopo 53 anni di partite dell’Alessandria, mi si è del tutto fuso il cervello.
Questa squadra non merita la nostra passione, non merita il nostro tifo, non merita soprattutto il nostro rispetto: purtroppo possamo esprimere il nostro disgusto ormai solo sui social, perchè se potessimo andare al Moccagatta questi bidoni che infangano la maglia grigia capirebbero almeno, dalla nostra viva voce, cosa significa aver i grigi nel cuore.
Purtroppo il primo a non capirlo è il signorotto che è arrivato da Torino a pretendere di insegnarci come si vive l’amore per questi colori, togliendoci i parterre e costruendo un muro tra la società e i tifosi, come dimostra anche la vicenda del mancato rimborso agli abbonati della passata stagione (non un problema economico, ma di rispetto nei confronti di chi ha dimostrato pagando in anticipo di amare questa maglia indipendentemente da tutto e tutti)
Purtroppo, noi abbiamo questa malattia nel sangue e continuiamo a illuderci, a sperare, a sognare, anche quando siamo a nove punti da una super squadra come il Como, in un girone dove il Castellazzo farebbe bella figura.
Un altro anno buttato, altre illusioni create in estate e tramontate a fine inverno: qualcuno chiederà scusa a noi tifosi, qualcuno si prenderà la responsabilità di questo ennesimo fallimento?
Forse, però, la colpa è solo di noi tifosi che amiamo troppo questa maglia, ci beviamo tutte le promesse estive e, soprattutto, spendiamo troppo poco all’orshop