Colpo grosso a Vercelli. L’ Alessandria vince e si avvicina alla vetta
Chapeau. Usiamo un termine caro a Umberto Eco (dell’altro Umberto parleremo tra poco) cuore sociale/culturale della migliore Alessandria, per celebrare l’impossibile. Infatti, l’altro ricordo, assolutamente calzante per una serata che resterà nella storia dell’Alessandria Calcio, non può che essere “Mission impossible”. Ciò che fino a ieri sembrava “al di là del bene e del male” (e siamo a tre citazioni) si è avverato. I Grigi sono a tre punti dalla vetta e distanziano Lecco e Renate avvicinandosi alla Pro, battuta 1 a 0 proprio a casa sua.
Una prestazione notevole di – praticamente – tutti gli undici giocatori, in “rosso bordato di grigio” per l’occasione, che hanno saputo gestire una partita non facile di fronte ad una grande squadra. Parte di gran carriera l’Alessandria facendo capire, fin dai primi minuti, che è venuta al “Piola” di Vercelli per fare propria l’intera posta. Movimenti fluidi, centrocampo ordinato, attacco veloce e determinato con Mustacchio e Arrighini in evidenza.
Già al secondo minuto è proprio Mustacchio ad impensierire la retroguardia dei “Bianchi”, costringendo Zerbin, Rolando e Auwa agli straordinari. Anche Arrighini si fa vedere subito con un bel tiro teso che però non causa danni a Saro. Al sesto minuto deve uscire Sini per un problema muscolare, forse uno stiramento, facendo spazio al rientrante Macchioni. Si continua così, con una pressione costante dei Grigi fino al 14esimo. Bene Casarini, Parodi, Di Gennaro e Celia, altrettanto bene le punte, Umberto Eusepi compreso. Questo, almeno, fino al 14esimo del primo tempo. Proprio in quel minuto “fatidico” un taglio perfetto su Arrighini costringe i difensori vercellesi all’intervento duro. Rigore e ammonizione (anche se sarebbe stato più giusto un “rosso” da regolamento). Eusepi va al dischetto e…sbaglia. Ancora una volta un tiro telefonato, come era già successo con il Lecco, che permette al portiere Saro di esibirsi in un doppio intervento da applausi. Ancora zero a zero, con tanto amaro in bocca. Ma l’Alessandria continua a pressare e riprende i movimenti filtranti già tentati ad inizio partita. Sugli scudi soprattutto Celia e Parodi, veri motorini inesauribili che, con l’aiuto di una buona linea di difesa, danno la spinta giusta.
Alla Pro Vercelli solo qualche azione di rimessa e due o tre ripartenze con pochi traversoni pericolosi. Buona la corsa dei Grigi, specie a centrocampo, attenta l’opera di interdizione e, soprattutto, idee chiare al momento dell’impostazione. Moreno Longo sembra sia riuscito nella non facile opera di rigenerazione (soprattutto psicologica) di Casarini che sta dimostrando coi fatti di essere giocatore di qualità. Più che apprezzabile la prova di Bruccini al centro, sempre presente e preciso nei passaggi e nei movimenti, anche senza palla.
Così si arriva ad uno dei tanti cross, questa volta su punizione, dei Grigi. La traiettoria, da destra, è bassa e tesa e incoccia sui piedi del difensore Nielsen che insacca la più classica delle autoreti. Uno a zero e, seppure sottovoce, con un passaparola fra giocatori, allenatore e panchina, riassumibile nella formula “ce la possiamo fare”.
Mancano solo tre minuti al riposo e…la strada è ancora lunga. Giusto il tempo di far fare ancora una “paratona” a Saro, in giornata di grazia, su un tiro improvviso di Arrighini e, poi, al riposo. Si riprende con una Alessandria più guardinga e con la Pro che ci prova in tutti i modi. Eccellente la prova difensiva della giovane coppia Macchioni – Bellodi, come molto buona la regia difensiva di Di Gennaro. Peccato per Umberto Eusepi, poi sostituito da Corazza, che si impegna, tiene alta la squadra, svaria a destra e a sinistra ma, si vede, si porta sul groppone il nuovo errore dal dischetto. Per lui, comunque, una sufficienza, perché il suo lavoro è prezioso anche se non riesce a fare gol come vorrebbe.
La segnatura quasi gli riesce su pronta girata a quindici minuti dalla fine ma Saro, attentissimo, respinge. Bene anche Corazza, nella trasferta di Vercelli, dopo che per qualche partita sembrava piuttosto svagato e impreciso. Anche per lui la “cura Longo” ha funzionato. In casa vercellese, però, non stanno a guardare e cercano le contromisure giuste.
Particolarmente ispirati sono Gatto e Dellamorte, vere spine nel fianco dell’ orso grigio. Ma San Pisseri è in serata e riesce a respingere da par suo tutte le minacce. Verso la fine del match c’è spazio anche per Chiarello e Cosenza che chiudono i varchi alla meglio, vista la veemenza dei Vercellesi. Sarà, tanto per cambiare, Pisseri a mettere la parola fine al confronto con una superparata al novantatreesimo su un difficile tiro da fermo di uno dei migliori delle casacche bianche: Dellamorte. Ma stasera sarebbe stato difficile per tutti, per cui ci teniamo ben stretti i tre punti e ci piazziamo comodamente al posto numero tre di classifica. (p.s. ho in serbo collegamenti e citazioni riguardanti la posizione numero “uno”…ma per ora tengo tutto sotto chiave).