L’intervista a Sivio Bolloli (Radio Voce Spazio)
Silvio, solo due settimane fa ci eravamo illusi con le tue statistiche comparative dalle quali risultava che questa Alessandria è la migliore degli ultimi 40 anni e abbiamo tirato su un solo punto in tre partite: siamo in crisi?
«Sarà crisi solo se l’Alessandria non batterà il Giana Erminio.»
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È comunque indubbio che l’ultimo periodo è stato negativo…
«Non sono del tutto d’accordo, almeno con riguardo alle ultime due partite, perché pareggiare contro il Real Vicenza (che è sembrato un’ottima squadra) ci sta e a Novara nei primi 25 minuti abbiamo giocato un ottimo calcio.»
Però a Mantova abbiamo perso e a Novara, ad un certo punto, si è spenta la luce…
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«A Mantova non c’ero e devo confessarti che il calo di Novara ha stupito anche me conoscendo l’Alessandria di quest’anno come una squadra di grande reattività caratteriale.»
Quindi?
«Quindi aspettiamo la gara di domenica.»
Cosa pensi dei nuovi acquisti?
«Morero, Iunco e Germinale arrivano con ottime credenziali, ma preferisco aspettare di vederli in campo prima di esprimere giudizi. Di certo, il loro arrivo è un indubbio segno di volontà di rafforzamento da parte di Di Masi che continua a dimostrare di essere arrivato ad Alessandria per amore e di voler fare sul serio.»
Parliamoci chiaro: questi giocatori ci servono o no?
«Un rinforzo in difesa, sicuramente sì, mentre sulle scelte fatte in avanti ho qualche dubbio.»
Perché?
«Per due buone ragioni: in primo luogo per sostituire Guazzo occorre un attaccante da gol, mentre sia Iunco che Germinale non hanno un curriculum prolifico sotto questo aspetto. E poi c’è il problema del centrocampo.»
Qual è il problema del centrocampo?
«A parte i punti deboli sulle fasce, sui quali ci siamo già più volte soffermati, è evidente la mancanza di un cervello di centrocampo che sia un punto di riferimento e costituisca il baricentro della squadra.»
Mezavilla e Obodo non bastano?
«No. Mezavilla, a questo punto della stagione, penso che abbia reso al di sotto delle aspettative. Quanto ad Obodo, mi fa spesso arrabbiare.»
Perché?
«Perché per il movimento di corpo e il tocco di palla ti dà sempre l’illusione che stia per fare una giocata alla Pirlo, ma poi, alla resa dei conti, la passa quasi sempre in orizzontale: da lui mi aspetterei più personalità e coraggio.»
A Novara ha commesso anche alcuni errori clamorosi…
«Purtroppo un paio di suoi passaggi (per l’appunto in orizzontale) potevano costarci caro.»
Un tuo commento sull’affaire Guazzo…
«Ti confesso che su Guazzo non mi ero mai sentito del tutto convinto, fin dal pre-campionato, un po’ perché credo che sia lontano dai suoi giorni migliori, un po’ per le caratteristiche del gioco offensivo dell’Alessandria, che ha in Marconi il miglior interprete e nel quale forse non c’era troppo spazio per un giocatore con le sue peculiarità. Comunque, se Guazzo è un capitolo chiuso, l’Alessandria deve guardare oltre.»