Luca Di Masi su Il Piccolo: “Sono incazzato. Trattamento inaccettabile”
Il Presidente dell’Alessandria Calcio Luca Di Masi, intervistato da Mimma Caligaris de Il Piccolo, ha parlato dopo i gravi errori arbitrali del Sig. Piero Giacomelli durante Lecce-Alessandria.
“Sono incazzato – si legge sul giornale alessandrino –. Siamo incazzati, tutti. Se questa è la B, a me non sta bene. Per niente. Ci è stato tolto almeno un punto, meritato. Anche di più, se pensiamo a quando e come sono arrivati alcuni fischi. Sia chiaro, non ce l’ho con il Lecce, che ha fatto la sua partita. Ma con le forze esterne che hanno deciso questo risultato. C’è da parlare anche del terzo gol, ma prima c’è l’espulsione sacrosanta di Tuia, graziato da Giacomelli. Chiarello era lanciato a rete, è stato falciato: un intervento almeno da giallo, sarebbe stato il secondo. Sacrosanto e, invece, è stato graziato. In quel momento il punteggio era ancora 2-1 per noi”.
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Di Masi alla giornalista alessandrina rivela che l’assistente arbitrale aveva richiamato Giacomelli prima del secondo giallo a Di Gennaro. “Aggiungo un particolare – spiega il Patron dei Grigi –: l’assistente, che era vicinissimo, ha detto chiaramente all’arbitro che il nostro giocatore era scivolato e che non era intervento falloso. Glielo ha ripetuto. Ma l’arbitro ha deciso di testa sua, senza ascoltare il suo collaboratore. I nostri giocatori lo hanno invitato a consultarsi con il guardialinee: hanno protestato, ma senza esito. Anzi, Dario Migliaccio, il nostro vice allenatore, è stato espulso”.
Errori anche sull’ultima rimessa che ha regalato la vittoria al Lecce. “La rimessa laterale che era di Lunetta e, invece, è stata assegnata al Lecce – puntualizza il Presidente –. Si era già oltre i 5′ di recupero: palla legittimamente nostra, l’avremmo tenuta e sarebbe arrivato il triplice fischio. Invece questo sbaglio che ci ha penalizzati molto”.
Mimma Caligaris, infine, riporta un dettaglio importante dell’agire del Patron dell’Alessandria Calcio. “Ho telefonato a Mauro Balata – conclude Luca Di Masi –. Aveva visto anche lui. Sono stato chiaro: così non ci sto. L’Alessandria non è la cenerentola: la società è sana, mette denaro, investe, anche in maniera importante ha conquistato questa B con merito e non deve essere trattata così. Meritiamo lo stesso rispetto di tutte le altre, non sono più disposto ad accettare questi trattamenti. Mi ha ascoltato, ha preso atto della protesta dura. Lui è il presidente della Lega, gli arbitri dipendono dall’Aia e hanno un designatore. Però anche Balata sa che l’Alessandria non tollererà più atteggiamenti come quelli di ieri a Lecce”.
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