Un’Alessandria attenta batte il Crotone: finisce 1 a 0.
Grigi in grande spolvero al “Moccagatta” autori di una prova maiuscola e, per certi aspetti, non prevista. Ci si attendeva il solito gioco di rimessa, basato sui tre più due dietro, al salto del centrocampo e alle corse di Marconi e Corazza in cerca di fortuna…invece no. Squadra ben messa al centro, marcature aggressive ma non fallose, attenzione su ogni pallone e, davanti, in tre a fare ammattire i difensori. Orlando, Kolaj e Corazza hanno disputato un’ottima partita, supportati da un buon centrocampo e, come già anticipato, i risultati si sono visti. E’ finita “uno a zero” e l’Alessandria ha meritato di vincere.
Subito avanti l’Alessandria che approfitta della flemma iniziale degli Ionici. Due calci d’angolo nei primi due minuti e poi un’azione continuata in avanti da parte di Corazza, Kolaj e Mantovani al terzo. Più che un biglietto da visita…si è trattato di un allarme bello e buono. Proprio durante quest’ultima azione Mantovani viene atterrato in area da Cuomo: rigore sacrosanto. Piazza la palla Corazza…tira…ma un ottimo Contini respinge. Non siamo neanche a cinque minuti di gioco e l’Alessandria ha già buttato al vento la più ghiotta delle occasioni. Comunque i Grigi sembrano crederci e, sospinti come sempre da un caldo sostegno del pubblico, ci provano… prima con Kolaj, parato da Contini, poi con Lunetta che tira una staffilata da lontano, di poco fuori. Primi 20 minuti di marca alessandrina con Ba, Casarini, Mantovani e Pierozzi a fare filtro a centrocampo.
Giocatori esperti e di categoria, come Canestrelli, Molina e Borrello hanno il loro da fare con un pressing continuo e attento da parte dei centrali in maglia grigia. Solo al ventiduesimo minuto il primo acuto del Crotone: su punizione Maric inventa una parabola perfetta che Pisseri riesce solo a respingere ma il colpo viene avvertito e ci si impegna ancor di più in fase di copertura.
Buone le ripartenze di Orlando e Corazza, inconcludenti quelle di Lunetta che, ad inizio secondo tempo, verrà sostituito da un più affidabile Beghetto. La partita continua con rapidi capovolgimenti di fronte.
Al 25esimo bella azione dei Grigi con tiro di Corazza alto, poi Cuomo per il Crotone spreca l’occasione per portare in vantaggio i calabresi alzando troppo di testa sulla traversa appena sfiorata. Al ventottesimo minuto è di nuovo il portiere dei “rosso-blu” a farsi ammirare con una paratona d’istinto su un tiro angolato di Kolaj. Ottimo, in questi caso, come in altri, l’appoggio di Pierozzi, sempre attento e presente in ogni azione. Tra il minuto 36 e il 37 ben tre calci d’angolo consecutivi al Crotone che, però, non costituiscono un problema per l’Alessandria. I “rosso-blu” calabresi, però, insistono e in ben due occasioni, al 42esimo e al 44esimo vanno vicini alla rete.
Nel primo caso è Mogos di testa a colpire con forza ma Pisseri riesce a respingere, mentre due minuti dopo è Mulattieri, su rovesciata, a “girare” con eleganza ma con poca precisione. Proprio nel momento di massima pressione il Crotone subisce il gol-partita. Tutto ha origine da un errore di Nedelcearu che pasticcia nella propria area perdendo il pallone, Orlando ne approfitta…libera Kolaj che segna alla destra di Contini. Una volta tanto il “pasticcio” viene fatto dagli altri e, in qualche modo, ripaga l’Alessandria di un rigore sbagliato e di una prestazione più che discreta. Il secondo tempo si apre con un lampo di Kolaj che, dopo solo due minuti, tenta di sorprendere Contini troppo avanzato. Il portierone dei calabresi però riesce ad alzare in angolo. Subito dopo altro brivido per la retroguardia del trainer Modesto con il palo esterno a negare il raddoppio a Corazza, lasciato solo dopo una triangolazione veloce.
Entrano Mustacchio e Beghetto e danno immediatamente più equilibrio alle giocate dei padroni di casa. Scarsa la reattività del Crotone dopo il gol subito e normale amministrazione per i Grigi. Il secondo tempo si trascina con continue interruzioni e senza particolari acuti. A pochi minuti dalla fine Kargbo si fa espellere per una gomitata di reazione nei confronti di Parodi, ancora una volta uno dei migliori in campo, facendo così terminare la partita del Crotone in dieci .
Si è vista un’Alessandria diversa, più attiva in avanti, più mobile, meno prevedibile. Kolaj, Orlando, Ba, Pierozzi e Mantovani hanno fatto la differenza, combattendo su ogni pallone, muovendosi in sincrono e cercandosi in continuazione. Il gol è scaturito proprio dalla loro continua pressione che, alla fine, ha premiato la squadra con le idee più chiare in campo e, forse, con la maggiore voglia di vincere. Bene così.
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Pier Luigi Cavalchini