Fedez è sempre Fedez, ma noi tifosi….
Fedez è sempre Fedez, come dire che non si può cavar sangue da una rapa.
Resta il fatto, però, che da questa stupida e inutile provocazione noi tifosi grigi potremmo prendere spunto per qualche riflessione, magari un po’ più profonda di quella del rapper, con un pizzico di autocritica.
Per quanto concerne la tifoseria grigia, questo anno in serie B non ha avuto sicuramente un bilancio positivo, fatta eccezione per la Curva nord che ha dimostrato sempre un grande, a volte quasi commovente attaccamento alla squadra.
Per il resto, invece, la città non ha risposto come sarebbe stato utile e doveroso.
Tutti in strada la sera della promozione. E poi?
Il Moccagatta per quasi tutta la stagione non ha mai colmato la metà dei posti disponibili (ripeto, con la lodevole eccezione della Curva Nord).
Solo nelle ultime due partite casalinghe si è andati vicino al tutto esaurito.
Dopo 46 anni di lontananza dal calcio che conta mi sarei aspettato molto più entusiasmo. 900 abbonati per una squadra che torna in B a distanza di quasi mezzo secolo sono veramente una vergogna!
Capisco il Covid, capisco la crisi economica, ma il tifo deve andare al di là di queste considerazioni.
Certamente ha influito anche il fatto che si sia capito sin da subito che non si era fatto nulla per costruire una squadra in grado di garantire qualche soddisfazione ai tifosi e anche gli interventi nel mercato invernale sono stati deludenti per non dire di peggio. Anche e soprattutto i risultati portano la gente (soprattutto i tifosi più tiepidi) allo stadio e questa dirigenza non ha fatto veramente nulla per venire incontro alle legittime richieste della piazza.
Inoltre, uno stadio mezzo vuoto non è certo il miglior biglietto da visita per attirare imprenditori appassionati, competenti e economicamente solidi, potenzialmente interessati a rilevare la società.
Insomma, Fedez a parte, questo è veramente un momento molto difficile per l’Alessandria Calcio: aspettiamo che qualcuno si decida a fare chiarezza, ma noi tifosi dobbiamo essere sempre più presenti! E’ troppo facile parlare solo con la tastiera del computer.