Anche la Reggiana passeggia al “Moccagatta”: 2 a 0 per gli Emiliani
Un giusto due a zero per la Reggiana, vista la mole di gioco messa in campo dagli uomini di Aimo Diana, conferma la scarsità della squadra grigia che, nonostante la buona volontà e qualche discreta individualità, non riesce ad uscire dalla maledizione di questo inizio campionato. Per la cronaca ce la sbrighiamo abbastanza in fretta in quanto il gol all’ultimo secondo di recupero del secondo tempo di Pellegrini, dovuto ad un errore della difesa grigia e di Filip in particolare, va a concludere una serie di tentativi, di Guebre, di Nardi, di Lanini e altri che avrebbero potuto portare il risultato finale a numeri ben diversi. Nardi, nonosdtante gli errori, si fa perdonare con una giocata di rilievo al quarantesimo del primo tempo, insaccando alla destra di un distratto Marietta. Un perfetto tiro a rientrare scoccato in tranquilla solitudine. Intendiamoci…questa difesa alessandrina di più non può fare perché spesso in balia delle azioni avvolgenti avversarie ed estremamente vulnerabile se pressata “alta”. Basta una distrazione, un posizionamento errato per lasciare ai più avveduti avversari corridoi liberi in cui scorazzare. Infatti, già nei primi dieci minuti di gioco la Reggiana è riuscita a sprecare almeno due occasioni, ottenendo diversi calci da fermo e liberando spesso i suoi esterni. Il portiere dell’Alessandria Marietta si è fatto trovare sovente fuori posizione sui cross, dimostrando una vera avversione per le uscite importanti. Ancora al minuto 26 e al 33esimo la Reggiana si trova in condizione di segnare ma prima Rosafio e poi Luciani pasticciano al momento della conclusione. Ma il gol è nell’aria e va a suggellare una evidente supremazia emiliana. Come scritto è Nardi a trovarsi una palla rimpallata tra i piedi e da 25 metri azzecca l’angolino basso alla destra del giovane Marietta. Praticamente inesistente la reazione degli orsacchiotti fino alla fine del primo tempo, con un attaccante (Sylla) in evidente difficoltà sia di posizionamento che di tecnica individuale. Al rientro dagli spogliatoi l’allenatore Rebuffi decide di inserire Filip al centro dell’attacco a sostegno di Galeandro. Qualcosa si muove e, forse, l’apporto di Pagani e di Filip ha dato la spinta giusta per tentare di raggiungere il pareggio. La palla buona ce l’avrebbe Galeandro che si invola al centro dell’attacco verso il portiere Turk ma si fa raggiungere sul più bello non riuscendo nemmeno ad appoggiare al suo compagno Filip. Una buona occasione sfumata per mancanza di sangue freddo o, forse, per la stanchezza. Fatto sta che dopo dieci minuti, anche Galeandro viene sostituito per Nepi che, in questa partita, ha mostrato più intraprendenza e grinta di altre volte. Per il resto, ben poco da segnalare…molte azioni in contropiede della Reggiana senza particolari pericoli per la retroguardia grigia, trafitta, a partita finita, da un fortuito scivolone di Filip che regala la palla a Guebre e, infine, a Pellegrini. Del portiere Marietta si è già scritto.
Timoroso nelle uscite, spesso distratto e non sicuro nelle parate. A parer nostro un ruolo da ricoprire con un “numero uno” di maggiore esperienza. Nichetti al centro della difesa si muove abbastanza bene in compagnia di Sini e Baldi anche se soffre parecchio il pressing avversario. Più reattivi ed efficaci Lombardi, Ascoli e Mionic che combattono su ogni pallone e cercano di fare giocate manovrate. Infatti, si sono visti meno, tranne che a fine partita, i soliti rilanci alla cieca che avevamo già stigmatizzato in altre occasioni . Rota, Nunzella e Ghiozzi (nel secondo tempo) hanno cercato di fare quanto loro richiesto ma, purtroppo, non hanno trovato sponde valide al centro dell’attacco. Nel primo tempo un traballante ed inguardabile Sylla non poteva garantire giocate di rilievo e lo stesso Galeandro, forse toccato duro in più occasioni dai difensori reggiani, si è mosso meno del solito, col risultato di lasciare scoperta una zona essenziale del campo, quella prospiciente la porta avversaria. Il risultato finale non fa una grinza.
Zero tiri, zero occasioni per i Grigi nel primo tempo, qualcosa di più nella seconda frazione con la possibilità anche di pareggiare, ma – alla fine – a raddoppiare sono stati gli ospiti. Non siamo la “squadra materasso” del girone e facciamo di tutto per risollevarci…ma bisogna fare punti e subito. Sennò la situazione diventerà davvero ingestibile. “Elementare Watson” direbbe qualcuno… e davvero ci sarebbe utile come il pane uno Sherlock Holmes esperto di calcio…Vedremo a breve Rebuffi con cappello a quadri e pipa? Chissà… non sapendo più a che santo votarsi potrebbe sorprenderci con qualche idea nuova…
Pier Luigi Cavalchini
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