foglie
Il Tappeto Sensibile ‘Natural-Iter-Durante’
e Vitale ne: < Le Quattro Stagioni >
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“Cadiamo io e le mie sorelle ci rialziamo
e rinasciamo ciclicamente a nuova vita
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più in alto e più belle e verdi che mai
pur se reclinate distese e affastellate”.
“Non si può arrestare la Primavera negli anni, ma si può rimanere giovane fino alla fine, se si mantiene vivo nel proprio cuore l’Amore per quanti ne son degni, e gli occhi e l’anima aperti al bello, al buono, al grande, al vero”. T. Lewald
La nuova linfa pasciuta dall’ “Humus” di Nostra
Madre Terra ci riporterà nuovamente sui cari alberi
al momento abbandonati al vento e al gelo,
Noi siamo lì accanto o sotto di loro fievolemente
non dormienti ma sottomesse intrepide e guarnienti
nel proteggerli dalle intemperiedopo il distacco
dai forti rami che ci hanno sostenute e sorrettofrutta
e dato riparo pur a nidiate di uccellini.
“A nuova vita più forti e convinte che mai risorgeremo
Abbiamo imparato “l’Arte o la Tecnica dell’Inciampo”
che l’uomo ha da tempo dismesso anche se non del tutto
qualcuno tenta di imitarci nella migliore completezza
e il suo esempio ci conforta e dà speranza a tutti di vita”.
Vivono e non muoiono mai quelle ‘foglie morte‘ or qui sotto
si riciclano in mille colori diversi ‘vicende-volmente’
vincenti e salamandriche di volta in volta fioriscon rigogliose
or di qua ora di là, lì sopra e più floride e numerose
e cespugliose e più intatte che mai.
“Calpestami non mi ferirai sono viva dentro sempre e comunque”
sembra dire al viaggiatore che la Via intraprese.
Siamo qui per Voi, sono qua per Te per abbellire
ed impreziosire la Terra per farti sentire
Principe Padrone Artista sul più bello e naturale
‘carpet‘ dai mille colori ancora rilucenti che nessuna artista
saprà mai riprodurre. Sono nata, siamo nate con l’uomo
con la Creazione che ci ha generate e non ci fa morire;
ci credono vittime ma siamo consapevolmente vive e vegete.
Dice, una mia sorella maggiore: ‘muoio e rinasco con ebbrezza
e tu mi seguirai, avvinghiate e agghindate come solari regine’
non ci sono carnefici di sorta.
Continuità di vita e vitalità infinita ci sono e noi ci siamo
e rilumineremo sempre rifiorendo impreziosite
dai e coi profumati gemmati boccioli
ad abbellir e migliorar la via il parco la campagna e l’orto
della zia nonostante incuria e continua ‘inquinanza’.
Un Tappeto di floridi colori pur se parzialmente spenti
ma linfaticamente è presente il ‘germe‘ della Vita
che ci dà una onorevole e onusta lucenza.
Vi prestiamo un regale drappo che mai sdrucirà
ci apprestiamo a ‘s-cadenze fisse’ nel colmare errori
e le soverchianti lacune dell’Uomo volutamente inetto.
Un regalo che elargiamo grazie ancora a quei pochi
liberi fratelli alberi rimasti ‘ancora accidentalmente’
a vegetare incidentalmente un manto intarsiato di rara bellezza
in quel dedalo di viuzze e l’artefice chi è se non mamma natura
ovvero il Buon Dio che si riverbera in ognuna di Noi.
Saggiamente regolata dall’intervento divino e dell’uomo
partecipe nel curar il creato con saputa e sapiente conoscenza
in Primavera più fiera la luce e il delicato riparo in gerla riluce.
‘ In Estate sgargianti, in Autunno verso l’incipiente Inverno
come orologio morale l’uom soccorro nella nuda terra
nel baricentro di vita per il multicolore intarsio ad intreccio
e sovrapposti per un naturale drappo
da calpestare senza sofferenza e male cagionare’.
Nessun tappezziere nessun ‘drappista’ è capace di tali ‘regole’
regalare una così bella pista con ‘rubicondei’ colori e verdolinee
venature perennemente impregnate di immarcescibile linfa,
giallastre secche e stratificate
un vero e proprio capolavoro della Natura.
Onore diligenza chiaroveggenza lungimirante e faconda
cedue o carsiche a cadenze stagionali il loro apporto fecondo
le riempie di humus vitale da distribuire
vita natural-iter durante tutte le stagioni’.
‘Il privilegio del ben fare è insito in ognuna di noi
che parla agli uomini e alle donne ‘Sensibili alle Foglie‘
‘Più che tecnica è la natura che ‘arta’ le nostre pieghe’.
Con la nostra ‘Tecnica dell’Inciampo’ rifioriamo
ed abbelliamo come prima e sempre meglio
non tralasciando il colore più bello fulgido e rotondo.
Con occhiate verso il ‘baricentro’ presente e per il futuro
‘egocentrico multicolore ‘epicentro’ della vita
ad intarsio, ad intreccio
in sovrapposizione, lucentezza in estate
in autunno altra Luce per infinita finalità di vita
< Natural Iter Durante >
nelle ‘Quattro Stagioni’ grazie a loro che visioni.
QUANDO QUALCUNO CADE
Cado e mi alzo, cado e mi rialzo
cado ancora, stento un po’
ma ce la faccio
ricado, debbo farcela
rivado percorro e scivolando
cado ancora.
Alzati e vai
non fermarti mai
Chi verrebbe o mio caro in tuo aiuto?
Se non la Mano di Dio
che ti sorregge
che ti ha sempre
sollevato dal suolo
con il minimo danno
e il minimo duolo.
E le Foglie stanno a Vegliare
a Vigilare perchè il viandante
cadendo non si faccia o si procuri male.
Antonino Freni