abbiamo ripreso a volare!
Come di consueto, valutiamo il momento dell’Alessandria con Silvio Bolloli di Radio Voce Spazio
Silvio, abbiamo ripreso a volare…
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Pare proprio di sì, giacchè gli ultimi due successi (quello casalingo contro il Lumezzane e quello corsaro di Bolzano) sembrano aver lasciato definitivamente alle spalle quella mini-crisi nella quale ci eravamo trovati.
Te lo domando brutalmente: siamo da B?
Due mesi fa ti avrei detto che avevo dei dubbi, oggi dico “orse”.
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Perché avevi dei dubbi?
Perché, come abbiamo ribadito più volte su queste pagine, l’Alessandria non è una squadra priva di difetti o di punti deboli, fino ad ora ha avuto un cammino discontinuo e, poi, non dimentichiamo che molti giocatori sono più da terza che non da seconda categoria.
E allora che cosa ti fa pensare oggi che potremmo essere da B?
La straordinaria forza di carattere del collettivo, la sua solidità e l’elevato rendimento dei singoli rispetto al loro potenziale e poi, oggi, posso fare con cognizione di causa una netta affermazione che anche solo un paio di mesi fa mi sarebbe sembrata avventata.
Cioè a dire?
Che l’Alessandria ha dimostrato nei fatti di non essere inferiore a nessun’altra formazione del suo girone o, se preferisci, di poter competere con chiunque.
Ne sei convinto?
Gli scontri diretti con Pavia, Novara e Bassano hanno dimostrato che, pur con il margine d’incertezza che caratterizza ogni incontro, non c’è squadra in grado di sottomettere l’Orso Grigio.
Torniamo con i piedi per terra, quantomeno ai play off possiamo sperare di arrivarci?
Dal momento che abbiamo dimostrato di potercela giocare per il primo posto, direi che a questo punto i play off sono un obiettivo doveroso.
Se, comunque, ci arrivassimo, dovremmo confrontarci anche con le compagini degli altri gironi…
Facciamo i passi uno alla volta, però, per quello che si è visto fin qui, non salire sul treno dei play-off sarebbe una sconfitta.
Pensi che a questa squadra servano dei rinforzi?
Posso sbagliarmi, ma ho una convinzione molto radicata su questa Alessandria: credo che il collettivo sia vicino al top del proprio rendimento. Non vorrei che ci dimenticassimo, infatti, che pressoché tutti i calciofili alessandrini erano concordi nell’affermare che la squadra dell’anno scorso fosse inidonea a sostenere il peso della nuova C unica e che l’ex DS Menegatti avesse fatto più danni di Attila riempiendo i cassetti di contratti biennali: ebbene, oggi ci troviamo in testa alla classifica avendo giocato le partite con una media di 6/7 giocatori reduci dalle passate stagioni.
Questo significa che ex mediocri si sono trasformati in campioni?
No, questo significa che i nostri uomini stanno dando il 100% o quasi.
Merito del Mister o del preparatore atletico?
Merito innanzi tutto della società, perché sono convinto che un giocatore dia il top quando ha la percezione di trovarsi in un ambiente sano e forte.
Qual è il tuo maggior timore da qui alla fine del campionato?
Per rispondere alla tua domanda di prima, non penso a quanto questa squadra posssa migliorare, ma spero che non vada incontro a cali di rendimento: detto in altre parole, non credo che l’Alessandria debba fare molto più di quanto ha fatto fino ad ora (che è già notevole) ma che non debba allentare la grinta e la concentrazione.