Insulti razzisti nei confronti di un giocatore del Trento: il presidente Benedetto si dissocia a nome dell’Alessandria Calcio
Alessandria – Il Presidente dell’Alessandria Calcio Enea Benedetto ha preso posizione dopo il Daspo inflitto ad un tifoso dei grigi in seguito agli insulti razzisti rivolti ad un calciatore avversario durante la partita di Trento di sabato scorso: “Condanniamo ogni forma dì razzismo. Non possiamo permettere che comportamenti esecrabili e contrari all’etica del nostro sport possano deturpare l’immagine dell’Alessandria Calcio. Spiace invece constatare che anche ad Alessandria una sparuta minoranza abbia dimostrato poca educazione ed inciviltà, oscurando la maggioranza dei Tifosi Grigi, sportivi veri, che seguono con passione la squadra. Non possiamo rimanere indifferenti o tolleranti verso questi comportamenti deprecabili” ha affermato Benedetto che ha voluto immediatamente dissociarsi, a nome dell’Alessandria Calcio, rispetto a quanto successo in occasione di Trento – Alessandria ed i conseguenti provvedimenti disciplinari comminati dalla Lega Calcio alla Società.
“Non possiamo rimanere inermi verso questi episodi – ha aggiunto ancora Enea Benedetto – sono situazioni che non dovrebbero più accadere, se la Società Sportiva o la collettività restasse indifferente rischieremmo di avallare comportamenti deplorevoli e violenti. L’indifferenza, molto spesso, può essere più perniciosa degli stessi cori, perché classifica come episodi di piccola rilevanza, quelli che, in realtà, possono esplodere con maggiore fragore in futuro. Per il bene della squadra e del nostro sport bisogna fare il possibile affinché, in qualsiasi stadio, non si facciano più ululati verso i giocatori di colore. Ogni forma di violenza, di estremismo e di razzismo va condannata con determinazione, senza la minima incertezza”.
L’Alessandria Calcio applicherà il Codice Etico come previsto dalla normativa vigente.