Alessandria Calcio: “Da venerdì le giovanili tornano al Centogrigio. Il proprietario oggi si è fatto giustizia da sé impedendo ai giovani l’accesso”
Alessandria – Sulla situazione che si è tenuta al Centogrigio oggi, le giovanili lasciate fuori senza che potessero allenarsi, l’Alessandria Calcio, tramite una nota diramata sul sito ufficiale, ha sottolineato che “a fronte delle notizie in questi giorni apparse su social e organi di stampa, e soprattutto a fronte di quanto accaduto in data odierna la US Alessandria Calcio 1912 srl intende precisare che:
Il sig. Enea Benedetto non è più da mesi presidente dell’Alessandria Calcio. Come dovrebbe essere noto a tutti, ma è sfuggito a qualche organo di informazione, il termine di 30 gg. è fissato per le società per comunicare le modifiche di organigramma alla Camera di Commercio, mentre la Camera di Commercio ha tempi ben più lunghi per registrarle. In ogni caso una visura fatta in data odierna rivelerà come il sig. Benedetto sia fuori dall’organigramma sociale. Peccato che qualche organo di stampa locale abbia preferito fare la visura qualche giorno fa ma non abbia fatto controlli in seguito, né contattato questa dirigenza per avere spiegazioni.
La chiusura del Centogrigio avvenuta in data odierna merita alcune precisazioni: la società Alessandria Calcio ha pagato i canoni, onerosissimi, pattuiti dalla precedente gestione, fino a gennaio, e quindi tutto il corrente. Sono in arretrato due canoni risalenti alle precedenti gestioni. Trattasi di due canoni a fronte dei quali il proprietario si è fatto lecito, in violazione di norme civili e penali, di farsi “giustizia da sé” impedendo a giovani anche minorenni, che volevano allenarsi, l’accesso al Centogrigio.
Poiché peraltro la società è aliena da spirito polemico, al contrario di alcuni organi di stampa ed ex collaboratori, abbiamo abbozzato un accordo che permetterà, da domani, di riprendere l’attività dei ragazzi e soddisfare, nei limiti delle possibilità attuali dovute a precedenti gestioni quantomeno “allegre”, di soddisfare anche le aspettative della controparte.
Non può la dirigenza che esprimere amarezza a fronte di condotte intese a ledere la società che dovrebbe sportivamente rappresentare la città, in un momento di difficoltà dal quale questa proprietà sta cercando faticosamente di rimettersi, difficoltà che non dipendono certamente da chi oggi detiene le quote dell’Alessandria Calcio, ma da chi l’ha preceduta.
Non può che esprimere altra profonda amarezza per lo spazio che gli organi locali concedono al sig. Enea Benedetto , al punto da farlo vantare di non avere subito azioni di responsabilità. Lo stesso, da informazioni assunte tramite i nostri legali, potrebbe essere attinto sotto numerosi profili da azioni di responsabilità, le quali però finirebbero per far assumere alla società ingenti costi di difesa a fronte di prospettive di recupero del danno del tutto nulle, stante lo stato patrimoniale attuale dello stesso Benedetto che non dà alcuna garanzia di recupero di somma alcuna, essendo privo di beni patrimoniali utilmente aggredibili.”