Top player: Massimo Loviso
I suoi occhi sono limpidi e chiari come la sorgente di qualche monte alpino famosissimo del quale non mi ricordo il nome e sono solo il primo particolare che scorgi in Massimo Loviso, un metro e settanta quattro di sorridente carisma, luminosa simpatia e coinvolgente buon umore. Già durante la presentazione in piazza Marconi di lui si potevano capire tante cose: nelle sue pupille brillavano non solo i cori e i volti di chi stava giù dal palco con le bandiere in mano, ma anche l’emozione e l’adrenalina di qualcuno che non è qui per caso o per qualche altro fattore tanto burocratico quanto superficiale, ma è qui per scelta.
“Perché ad Alessandria si respira calcio e il mio grande sogno, da sempre, è stato girare l’Italia cercando un posto in cui la mia concezione di calcio e di vita in relazione con esso, fosse condivisa, apprezzata e vissuta”.
Alessandria rispecchia Loviso e Loviso rispecchia Alessandria: questa coppia è appena nata e le dita sono già incrociate.
Come si può cercare anche solo di presentare una carriera del genere ribadendo continuamente la sua umiltà? Sembra quasi incredibile… Grazie a dio, in un calcio sporcato e infangato da trascurabili e inutili fattori, c’è ancora chi predica e mostra, stile vecchia scuola, valori di un’importanza fondamentale per compiere un percorso di trionfi.
Ecco, questo è Massimo Loviso: umiltà, generosità, concentrazione, impegno e soprattuto rispetto. Rispetto generico, che spazia e varia in ogni forma e in ogni contesto.
C’è rispetto alla base di qualunque rapporto: lavoro, famiglia, amicizia e soprattutto nel calcio.
Trovo sia inutile riportarvi quanto sia forte, quante presenze abbia fatto in serie A, quante in serie B, chi furono i suoi compagni nel Torino, dove come e quando segnò.
È un grande calciatore e questo lo sappiamo tutti.
Bisogna però che tutti sappiano anche che tipo di persona sia, aldilà delle prestazioni calcistiche, aldilà delle dichiarazioni sportive, aldilà di tante cose che sono sicuramente fattori fondamentali, ma che qui ad Alessandria non sono tutto.
Per stare sulla nostra barca servono caratteristiche che non tutti hanno, servono principi solidi e ammirevoli, serve coraggio, serve voglia di stringere i denti, serve forza per rialzarsi e continuare a combattere, serve consapevolezza di dover mangiare della terra, serve determinazione, serve quella duttilità rarissima che però ti fa davvero comprendere sulla tua pelle cose significa far parte di noi…serve che tutti siano come lui.
Perché riuscirà a comprendere davvero Alessandria.
Perché riporre fiducia in lui è una scelta saggia e giusta, non ci deluderà.
Perché anche ora con un braccio rotto e la guancia cucita riuscirà a dare un grande contributo.
Perché noi lo aspettiamo con trepidazione.
Perché vogliamo volare tutti assieme verso quel grande e neanche poi così impossibile obiettivo.