Alessandria, chi di marketing ferisce…

Conclusa la lettura del comunicato stampa di Orgoglio Grigio, col cui contenuto concordo pienamente ed in cui viene annunciata la sacrosanta decisione di non seguire più la squadra in trasferta, vorrei fare alcune considerazioni di natura “commerciale”.
Sono infatti giunto alla conclusione che, dopo averci “sfracellato gli attributi” con questa storia del marketing, l’Alessandria Calcio sia riuscita a fallire anche in questo settore.
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Vediamola dal loro punto di vista, quello in cui la storia, il blasone, la maglia non contano nulla se non per il flusso di denaro che possono produrre.
L’Alessandria è una società che produce spettacolo e noi tifosi siamo i potenziali clienti, quelli che pagano per assistere alle partite e per acquistare i prodotti dei nostri, fino a qualche tempo fa, beniamini.
Un tempo, quando il rispetto era una parola ancora dotata di significato, si diceva “il cliente ha sempre ragione”.
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Avete mai visto un cliente trattato peggio dei tifosi dell’Alessandria?
Il prodotto, invece di migliorare, è diventato sempre più scadente, senza che nessuno facesse nulla per andare incontro alle richieste degli spettatori-acquirenti.
Non solo, ma di questo peggioramento, ad un certo punto, si è data la colpa ai tifosi-clienti, maleducati ed incivili perché osano criticare la qualità dell’offerta commerciale.
Siamo arrivati all’assurdo: avete mai visto dei tifosi-clienti, in un qualsiasi stadio, essere “sbeffeggiati” dalle “donne” dei calciatori?
Per restare nel mondo dello spettacolo, andreste mai a vedere un film con attori scadenti? O uno spettacolo teatrale in cui cambia il titolo ma la cui trama si ripete immutabile e negativa, da tre anni?
E’ l’eterna legge della domanda e dell’offerta.
I clienti si stancano e lo stadio si svuota (le ultime due gare casalinghe hanno fatto registrare una riduzione di metà dell’incasso consueto) e nel tanto decantato Orshop, virtuale o reale che sia, ormai entrano veramente in pochi.
Una vecchia pubblicità, per allettare i potenziali acquirenti, recitava: “La fiducia è una cosa seria”.
Ecco, il prossimo prodotto che la premiata ditta Alessandria Calcio ci offrirà saranno le gare dei play-off: presentateci un prodotto decente, e incominceremo a ritrovare un po’ di fiducia.
Ma ricordate sempre che, prima che clienti, noi siamo tifosi ed il cuore non si compra e non si vende.
Massimo Taggiasco